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#Fiumicino, Gonnelli: “No alla parata dei bambini per la riapertura del ponte”

22 febbraio 2017 | 08:00
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#Fiumicino, Gonnelli: “No alla parata dei bambini per la riapertura del ponte”

Il Consigliere d’opposizione: “L’amministrazione non ha pensato a loro quando ha deciso di far iniziare i lavori a dicembre invece che in estate”

#Fiumicino, Gonnelli: “No alla parata dei bambini per la riapertura del ponte”

Il Faro on line – “Sono assolutamente convinto che i bambini abbiano il diritto di partecipare alla vita amministrativa del loro territorio” – afferma il consigliere comunale Mauro Gonnelli – “E anzi sono il primo a dire che dovrebbero essere presenti alle inaugurazioni, ma quando riguardano la creazione di un nuovo parco, di un’area giochi, di uno spazio a loro dedicato o anche di una scuola, non quando si ristruttura un ponte”.

“Lì che centrano? Per questo mi associo alla proteste di decine e decine di genitori che hanno comunicato la loro intenzione di non mandare i propri figli alla riapertura del ponte ristrutturato. Quella che ha in mente il sindaco è una parata da regime comunista e nulla di più” – denuncia il rappresentante del centro-destra locale – “Così non ha senso. I bambini nelle ore scolastiche devono essere coinvolti in progetti di cultura civica, ambientale, sociale non alla riapertura di un attraversamento ristrutturato o di una rotatoria. Chi e cosa dovrebbero applaudire? In 4 anni questa amministrazione non ha realizzato nessuna area giochi, nessun parco pubblico, nessuna piazza e nessuna scuola” – prosegue – “Quello che era stato fatto in precedenza è stato mandato in malora perché nessuno ha investito soldi nella manutenzione. Le uniche due scuole che si stanno costruendo sono state finanziate dalla precedente amministrazione“.

“”Invitano i bambini a inaugurare un ponte ma poi sono stati i primi a non ascoltare le loro esigenze, preferendo iniziare i lavori in pieno anno scolastico e non in estate, quando gliel’avevamo chiesto anche noi, con istituti scolastici e centri sportivi chiusi tagliando in due la città. La solita incoerenza di chi predica bene e poi razzola malissimo” – conclude Gonnelli.