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#Ardea, le Salzare restano terra di nessuno

1 marzo 2017 | 07:05
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#Ardea, le Salzare restano terra di nessuno
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#Ardea, le Salzare restano terra di nessuno
#Ardea, le Salzare restano terra di nessuno

Allacci abusivi, discariche a cielo aperto, mancanza di reti fognarie, droga e delinquenza: i residenti lanciano l’allarme

#Ardea, le Salzare restano terra di nessuno

Il Faro on line – Occupati da extra comunitari gli appartamenti vuoti delle tre palazzine del complesso immobiliare delle Salzare. Giorni fa per verbalizzare quanto stava accadendo sono intervenuti i carabinieri della locale stazione, che altro non hanno potuto fare che generalizzare i nuovi occupanti. Malumore tra i proprietari storici che ancora insistono in alcuni appartamenti delle tre palazzine “E-F-G” in quanto hanno un rogito notarile. Purtroppo tutto il bene, terreno e palazzine sono diventate di proprietà comunale e trascritte nell’elenco dei beni patrimoniali del comune come da sentenza. Gli appartamenti occupati dagli stranieri, hanno la conduttura dell’acqua in comune con unico contatore condominiale, cosicché gli abusivi ne beneficiano gratis, idem per la corrente condominiale.

L’energia elettrica viene portata nella case occupate con allaccia abusivi o sui pali della pubblica illuminazione condominiale, o addirittura a qualche contatore. Intanto ieri mattina verso le sei la palazzina “D” che stando a quanto promesso dal sindaco Di Fiori doveva essere resa inagibile, è stata fatta sfollare da alcune famiglie di rom che le occupano abusivamente, senza energia elettrica, senza  scarichi fognari, perché leacque nere finiscono nello scantinato creando inquinamento, e rischio di epidemie per i tanti bambini che vi abitano.

Inoltre l’area circostante è una vera e propria discarica a cielo aperto, fatto questo già più volte segnalato alla municipale e ai carabinieri di Tor San Lorenzo. Il dirigente all’ambiente Arch. Paolo Terribili d’accordo con il sindaco ha dato disposizioni alla concessionaria Igiene urbana di provvedere a bonificare l’area da rifiuti  anche tossici. E proprio eri mattina ignoti hanno dato fuoco alla montagna di buste facendo alzare un fumo nero denso, acre tanto da costringere alcune famiglie con bambini piccoli ad allontanarsi da casa. Quello di eri non è il primo incendio di rifiuti, che una volta bruciati diventano materiali combusti per  lo smaltimento dei quali l’amministrazione spende cifre esorbitanti rispetto ai rifiuti comuni.

Ormai il complesso immobiliare delle Salzare è sempre più terra di nessuno, agglomerati dove spesso le forze dell’ordine scovano trafficanti di droga, auto rubate, ricercati; i rifiuti, e rifiuti combusti, il cattivo odore di fogne ed escrementi crea non pochi problemi durante i controlli, facendo correre il rischio di eventuali malattie infettive. Ardea resta sempre più un paese dove malgrado l’impegno profuso, la delinquenza la fa sempre più da padrona, e la politica sempre più lontana da certi problemi, dove le promesse come quella di rendere inagili gli appartamenti liberi resta sempre una vana promessa, a discapito di tutori dell’ordine e di quelle famiglie che avevano rogitato e che oggi non hanno più nulla.