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Raffaele Capolino ricostruisce una piccola fetta della storia di #Formia

9 marzo 2017 | 18:05
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Raffaele Capolino ricostruisce una piccola fetta della storia di #Formia
Raffaele Capolino ricostruisce una piccola fetta della storia di #Formia
Raffaele Capolino ricostruisce una piccola fetta della storia di #Formia
Raffaele Capolino ricostruisce una piccola fetta della storia di #Formia
Raffaele Capolino ricostruisce una piccola fetta della storia di #Formia

Nel 1925 l’ing. Federico Lauro Grotto presentava un progetto per raddoppiare la viabilità est-ovest, nell’area orientale di Mola

Raffaele Capolino ricostruisce una piccola fetta della storia di #Formia

Il Faro on line – Raffaele Capolino, appassionato di storia e archeologia, – con l’aiuto dell’ Archivio storico del Comune di Formia – ricostruisce una piccola fetta della storia della città. Il 12 settembre 1925 l’ing. Federico Lauro Grotto presentava un progetto per raddoppiare la viabilità est-ovest, nell’area orientale di Mola di Formia, all’epoca rappresentata dalla sola stretta Via Tullia.

La parte occidentale, infatti, era servita invece e Via Vitruvio e dalla stessa Via Tullia (che in pratica percorreva la Città di Formia da Ponte Rialto fino a Ponte di Mola).
Il progettista consigliava tre soluzioni possibili.
– Soluzione A in rosso (prima foto)
– Soluzione B in rosso (seconda foto)
– Soluzione C in azzurro (terza foto)

Raffaele Capolino fa notare che la scelta tra le prime due soluzioni oltre a non determinare abbattimenti di monumenti, avrebbe spostato il traffico sotto le colline, allora possibile e oggi non più.

Comunque, alla fine, nel 25 la proposta non viene presa in considerazione e viene messa nel dimenticatoio fino al 1932, periodo dell’amministrazione Tonetti, il quale riporta a galla la questione, scegliendo, tra l’altro di applicare la soluzione C. Non tenendo conto che questa avrebbe comportato l’abbattimento della Monumentale Porta dell’Orologio nei pressi di via Majorino.

Il presunto abbattimento parve non attirare l’attenzione dei più e, alla fine, venne realmente realizzato in data 17 luglio 1932.
In questo modo venne fatto scomparire per sempre un simbolo di Mola presente in molte raffigurazioni pittoriche del ‘700 e dell’800 per una scelta non certa appropriata.

Il signor Capolino conclude la sua ricostruzione facendo presente che la distruzione della Porta dell’Orologio fu, in realtà, soltanto la prima decisione sciagurata che andava a colpire luoghi simboli del quartiere Mola.

Nel periodo bellico e postbellico si verificarono altri eventi che cambiarono il volto ad un angolo meraviglioso della costa della nostra città ammirato e disegnato da pittori come Hackert, Bodenehr, Mattej, Perrin, Bossoli, Gigante, Hoefnagel, G.V.Gucht, Catel, Frommel e tanti altri ancora.
“Credo sia stato l’unico errore amministrativo commesso dal Podestà di Formia Cav. Felice Tonetti anche se di gravità inferiore a quello commesso per l’imbonimento dell’area marina della spiaggia di Mola nel primo dopoguerra” afferma, in chiusura, R. Capolino.