Approda anche a #Formia la nuova perla nera della Fanucci Editore, ‘Fore Morra’

13 marzo 2017 | 23:33
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Approda anche a #Formia la nuova perla nera della Fanucci Editore, ‘Fore Morra’
Approda anche a #Formia la nuova perla nera della Fanucci Editore, ‘Fore Morra’
Approda anche a #Formia la nuova perla nera della Fanucci Editore, ‘Fore Morra’

L’appuntamento è per il 26 marzo ore 17.00 alla libreria Giunti del CC Itaca.

Approda anche a #Formia la nuova perla nera della Fanucci Editore, ‘Fore Morra’

Il Faro on line – Diego Di Dio, classe 1985, di professione scrittore ha un solo grande difetto: non sa vivere senza la scrittura. Ha pubblicato, con il Giallo Mondadori, i racconti I dodici apostoli, Il canto dei gabbiani (menzione d’onore al Gran Giallo Città di Cattolica) e L’uomo dei cani. Ha vinto, per due volte, il premio Writers Magazine Italia, con i racconti C’è ancora tempo e Il trampolino. Ha vinto, inoltre, il Nero Premio con il noir Il coltellaio e il premio Mario Casacci (Orme Gialle) con il racconto La signora. Ha pubblicato, con la Delos Digital, i racconti thriller Scala reale e La bambina della pioggia.

Fino ad arrivare al 2 Febbraio 2017, giorno dell’uscita ufficiale di “Fore morra”, il suo primo romanzo edito da Fanucci Editori, che il 26 marzo alle ore 17.00 potrete conoscere meglio durante il firmacopie che avrà luogo alla libreria Giunti sita all’interno del Centro Commerciale Itaca di Formia.

A Formia però, oltre che firmare copie del sue romanzo che è stato definito dalla critica “Realistico e tormentato come Gomorra, esagerato e violento come Kill Bill”, Di Dio ci ha messo la sua residenza, per il motivo più antico e al contempo attuale del mondo: per amore.

Così si racconta a noi il giovane e talentuoso Diego
“Molto semplicemente: sono di Procida e ho sempre vissuto sull’isola. Poi ho studiato a Napoli, università Federico II, quindi per qualche anno ho vissuto in città prima di trasferirmi, dopo la laurea, a Roma, dove ho frequentato la scuola per redattori. E alla fine, da un anno, vivo a Formia, dove mi sono trasferito, per amore (la mia compagna vive a Formia, con due figli, e ora dividiamo la stessa casa).”
Se siete curiosi di sapere come fa uno scrittore di thriller e noir a essere anche così romantico nella vita di tutti i giorni, non vi resta che accorrere al firmacopie formiano.

La trama di Fore Morra

Alisa e Buba sono due sicari. Entrambi sono professionali, spietati, ben noti nell’ambiente. Lavorano insieme, ma non potrebbero essere più diversi. Buba è un uomo possente, maniacale, una perfetta macchina di morte dal passato ambiguo e oscuro. Alisa è una sopravvissuta. Si porta dietro il fardello di un’infanzia trascorsa tra violenze e angherie, tra abusi e povertà: è cresciuta ai margini di una società feroce e impietosa.

Quando viene commissionato loro l’omicidio di un piccolo camorrista, scoprono che si tratta di una trappola architettata da un uomo potente e determinato, chiamato “il boss”, e di cui si sa una cosa sola: il suo obiettivo è catturare Alisa, catturarla viva. Andando a ritroso nella memoria, esplorando i tormenti e le violenze subite nella sua vita, Alisa dovrà capire chi si nasconde dietro la grande macchinazione congegnata ai suoi danni. Lei e Buba dovranno addentrarsi tra i quartieri di Napoli e negli antri bui della mente umana, per scoprire quanto profondo e devastante possa essere l’odio di un uomo tradito.

Fore morra: fuori dalla camorra. Come proiettili impazziti, con tutti e con nessuno