#Discariche, nel mirino delle Capitanerie chi sporca i territori. Parola di ministro

23 marzo 2017 | 17:24
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Educazione allā€™ambiente nelle scuole, informazione costante per i cittadini, ma anche repressione per chi crea discariche.

Il Faro on line ā€“ Lā€™obiettivo del 2017 non sarĆ  solo reprimere ma educare. Non cā€™ĆØ modo efficace di contrastare lā€™azione inquinante, infatti, se non si parte dalla consapevolezza che sporcare crea un danno a noi stessi, allā€™intera comunitĆ Ā Eā€™ quanto uscito dalla conferenza stampa sui risultati della 4ĀŖ Campagna Nazionale di Tutela Ambientale, effettuata ieri mattina presso la sede della Capitaneria di porto di Roma a Fiumicino, il Ministro dellā€™Ambiente Gian Luca Galletti, alla presenza del Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto ā€“ Guardia Costiera, Ammiraglio Ispettore Vincenzo Melone.

Il fenomeno delle discariche

Il fenomeno delle discariche abusive (evidenziato anche durante la conferenza stampa) ā€“ e piĆ¹ in generale dello smaltimento illecito dei rifiuti, anche pericolosi, soprattutto in zone costiere protette ā€“ ĆØ una piaga che il Corpo della Guardia Costiera metterĆ  nel mirino per tutto lā€™anno.

Le nuove strategie di intervento infatti, su indirizzo del ministro, prevedono che oltre alla normale routine della Guardia Costiera, tutte le unitĆ  rivolgano i propri sforzi a un obiettivo univoco, in modo da ottimizzare lā€™impegno e massimizzare i risultati.

Lā€™accordo con i Comuni

Il Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie, Vincenzo Melone. ha poi chiarito con quali strumenti sarĆ  possibile colpire chi sporca. ā€œAbbiamo firmato da poco un Protocollo di collaborazione tra Capitanerie e Comuni dā€™Italia proprio per velocizzare lā€™interazione tra le due istituzioni. Eā€™ un progetto che deve ancora andare a regime, e che comunque vede giĆ  Comuni e Capitanerie collaborare fattivamente, ma sarĆ  un passo in avanti per essere piĆ¹ efficaci nel controllo dei territori, intendendo sia prevenzione sia repressioneā€œ. Lā€™accordo ĆØ a livello nazionale, ma sarĆ  applicato con attenzione nel Lazio, in parrticolare sul litorale romano dove la piaga ĆØ piĆ¹ diffusa.

I dati statistici

Se la prossima campagna sarĆ  di educazione ambientale, quella appena terminata ĆØ stata incentrata sul contrasto agli scarichi illeciti in mare di diversa natura, connessi sia ad insediamenti civili che industriali. Sono statiĀ 1.200 i controlliĀ eseguiti dai militari della Guardia Costiera con lā€™impiego delle componenti aeronavale e subacquea, e dei Laboratori Ambientali Mobili del Corpo; attivitĆ  da cui sono scaturiteĀ 675 notizie di reatoĀ e il sequestro complessivo diĀ 480.000mqĀ di aree illecitamente occupate;Ā 750 le persone denunciate,Ā 6,5 milioni di euroĀ le sanzioni amministrative elevate,Ā 60 le tonnellate di rifiutiĀ sequestrate eĀ 1.200 le naviĀ ispezionate.

Le infrazioni accertate hanno consentito di testare gli ā€œecoreatiā€, con la contestazione delle nuove fattispecie di reato: in 84 casi si ĆØ applicato il reato di inquinamento ambientale,Ā in 4 quello di disastro ambientale, in 9 il reato di delitti colposi contro lā€™ambiente, in un caso quello di impedimento al controllo, cosi come in una occasione il reato di omessa bonifica. Sono state inoltre impartite 58 prescrizione a seguito dellā€™accertamento dei reati contravvenzionali.

Questi dati, a testimonianza del fatto che le denunce poi arrivano alla fine, e chi deve pagare paga. La nuova tipologia di Ā«reati ambientaliĀ», infatti, fa diventare estremamente rischiosa lā€™aggressione allā€™ambiente, anche se fatta per superficialitĆ  e incuria piuttosto che per profitto.

Le parole del ministro

Ā«Ringrazio ā€“ ha detto il ministro Gian Luca Galletti ā€“Ā  le donne e gli uomini del Corpo delle Capitanerie di Porto ā€“ Guardia Costiera per questo lavoro, che ha portato risultati molto rilevanti sotto tutti i punti di vista: i dati confermano da un lato che lo Stato sta dando la caccia senza risparmio a chi inquina il nostro mare e le nostre coste, dallā€™altro che sul raggiungimento degli standard di qualitĆ  ambientale delle acque marine pesa ancora troppo lā€™inciviltĆ  di quanti considerano lā€™ambiente un bene sacrificabile. Questa campagna ā€“ ha aggiunto Galletti ā€“ ĆØ estremamente importante anche perchĆ© ha mostrato che gli ecoreati, vera conquista di civiltĆ  per questo Paese, sono entrati nella quotidianitĆ  del contrasto ai fenomeni criminali verso lā€™ambienteĀ».

SEGUIRANNO VIDEO INTERVISTE ALLā€™AMMIRAGLIO TARZIA E AL COMANDANTE RATTO VAQUER