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Ostiamare, intervista a Michele Vano e Fabrizio Roberti. I gemelli del gol raccontano l’intesa in attacco

23 marzo 2017 | 15:55
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Ostiamare, intervista a Michele Vano e Fabrizio Roberti. I gemelli del gol raccontano l’intesa in attacco

19 gol insieme, in questo girone di ritorno. Sempre affiatati ed al servizio della squadra, fiutano il gol della vittoria

Ostiamare, intervista a Michele Vano e Fabrizio Roberti. I gemelli del gol raccontano l’intesa in attacco

Il Faro on line – Fisicità ed istinto. Potenza ed estrosità. Un mix vincente per un attacco prolifico. Se poi il risultato finale, è la quarta posizione in classifica, pieni play off, allora l’Ostiamare è una delle squadre del campionato di serie D, che detiene nella sua rosa, due attaccanti preziosi. Lo sono, Michele Vano e Fabrizio Roberti. E da qualche mese. Roberti è entrato in corsa, in questa stagione degli attuali 52 punti nel girone G, per il team biancoviola che ne sta conquistando tre, di partita in partita. Il numero 11 lidense è stato acquistato durante il mercato di dicembre e ha trovato Michele in attacco, ad aspettarlo, con due stagioni ai gabbiani, già alle spalle. Uno degli autori dello splendido girone di andata, dei record, la torre biancoviola si trova bene, nel reparto offensivo, con il suo compagno di squadra, arrivato dall’Anzio.

Le loro caratteristiche tecniche si somigliano. Con la Torres, ancora a segno
Sono molto simili, nelle loro caratteristiche e lo raccontano ad Il Faro on line, a margine dell’allenamento della ripresa dei lavori, dopo la partita giocata a Sassari, con la Torres. Anche lì, i due attaccanti hanno dato il meglio in campo. Hanno segnato entrambi. Sia Michele che Fabrizio. Un 4 a 0, raggiunto con impegno e con tanto ottimo gioco, dimostrato. Le altre due reti sono arrivate anche da Andrea Belardelli e da Cristian Bellini. Una vittoria corale, arrivata grazie alla determinazione e agli innesti di tutti i giocatori.

12 gol per Vano e 7 per Roberti. Un bottino in crescita
E’ fondamentale, l’apporto della squadra e per la squadra, lo dichiarano entrambi e con convinzione. Il gruppo è indispensabile. Si parlano in attacco, come si cercano ad ogni azione creata, per finalizzare, ciò che arriva dai reparti arretrati. Vano lo confessa. Finalizzare a rete poi, quegli assist confezionati dai piedi di Francesco Colantoni, come da Gabriele Passamonti o dal capitano Adriano D’Astolfo ad esempio, sono per lui, il simbolo di una grande emozione vissuta. Ad ogni gol segnato, sale la gioia nel cuore, da condividere con gli 11 in campo. Sono 12 per Michele, attualmente, i gol segnati. Il terzo cannoniere del girone G ed il primo in casa biancoviola. Fabrizio ha in tasca, 7 perle intanto, ma promette come il compagno di reparto, di segnare ancora. A fine stagione si vedrà, che cosa questa compagine lidense sarà stata capace di fare. E poi si vivrà tutto lì, per Roberti, il risultato. Secondo lui, le forti emozioni arrivano dopo le ostilità sportive dei 90 minuti e più di recupero, sul rettangolo di gioco, quando si guarda indietro in campo e si riflette su ciò che si è fatto. E quando le vittorie sono targate Ostiamare, per entrambi, è una cosa unica. E tutto passa dai piedi dei gemelli del gol.

Vano, qualità offensive e generosità tattica, nel tornare a coprire. Anche sui calci piazzati
Faceva il terzino, Michele Vano, ma grazie alle sue caratteristiche fisiche e tattiche, è stato spostato un po’ più in là, dove gli altri un tempo, ricevevano i suoi cross. E l’Ostiamare ne ha giovato. Adesso, è lui a farlo ed in modo perfetto. Sempre pronto a rendere giustizia al sudore versato in campo, dai suoi compagni. Traversoni ed anche tanti spigolosi raso terra, da agganciare in area di rigore e da mettere a rete. Far salire i compagni, come creare assist, sono i suoi compiti. Come tutti i calciatori fanno. Tuttavia, la sua enorme stazza fisica, lo aiuta. E arretra allora ad aiutare centrocampo e difesa, Vano. Lo ha detto ad Il Faro on line, anche mister Greco, nel post partita con Trestina. In quel frangente, l’allenatore biancoviola aveva sottolineato la generosità tattica di Vano, di tornare a coprire, quando c’era bisogno. Lo aveva fatto, in quella partita e la vittoria della squadra, con un suo gol al 47’, era stata raggiunta, anche grazie a lui. Ancora.

Roberti, il suo istinto naturale nell’inseguire il gol e poi solo sensazioni, che non si possono spiegare
E quanti avversari in partita, si porta via Michele .. e sorride Roberti mentre lo dice. E’ proprio lui alla fine, ad usufruire di questo piccolo e grande aiuto del compagno di attacco. E’ libero allora Fabrizio, dalla morsa dei difensori avversari e ne risente positivamente, anche il suo istinto naturale. Senza marcatura a volte, è più facile segnare. Capita. E lui segue sensazioni ed emozioni, che non si possono descrivere. Succede ai campioni dello sport, in gara ed in tutte le discipline sportive. Quando si attiva, quell’essere naturale, con cui si nasce, basta solo finalizzare a rete, arrivare in fondo alla vasca in piscina, oppure correre in pista, fino al traguardo. E per Fabrizio, gonfiare la rete ogni volta, rappresenta anche un successo personale.

Protezione per la squadra, completezza e velocità. Come un puzzle, i gemelli del gol creano il quadro perfetto in attacco
Si descrivono entrambi i gemelli del gol e la protezione che entrambi sanno dare al team lidense, quando in partita si richiede, li unisce, anche in ammirazione reciproca. E’ lì che Vano trova una delle caratteristiche di Roberti, con cui riesce ad amalgamarsi, insieme al lottare su ogni palla. E Fabrizio in attacco, con Michele, trova quella completezza tecnica che permette al suo istinto per il gol, di esprimersi al meglio. Entrambi veloci in azione, creano difficoltà alle difese delle altre squadre.

Per i lettori de Il Faro on line, raccontano come si esprime la loro sintonia in attacco e come di partita in partita, tutta la squadra si mette al loro servizio, come loro stessi fanno per essa.

Caro Michele, la squadra sta vivendo un momento positivo in campionato. Qual è il tuo pensiero a riguardo ?
“Sicuramente, questo è un momento positivo. Abbiamo avuto 4 vittorie importanti consecutive. Noi continuiamo a dare il massimo e speriamo che arriveranno altre vittorie”.

Hai 12 gol all’attivo, quest’anno. Come vivi il tuo ruolo ?
“Lo sto vivendo molto bene. Sinceramente, è tutto merito della squadra, non solo mio. Noi concretizziamo le occasioni che ci arrivano dai reparti arretrati”.

In che modo, riesci ad impiegare le tue qualità in attacco ?
“Sono al servizio della squadra. Proteggere palla, fare assist, far salire i compagni. Come c’è bisogno, li aiuto a creare occasioni importanti. All’inizio, ero terzino. Poi, grazie alle mie qualità fisiche, mi hanno spostato in attacco”.

Lo senti il gol, Michele ? Senti l’occasione giusta per segnare ? Ti è mai capitato di pensare : “Questa va dentro .. ?”
“Se sono ben posizionato e colpisco bene la palla, lo sento. Il segreto sta tutto nel coordinarsi e colpirla in modo perfetto”.

Spesso, retrocedi per aiutare i compagni in difesa. Come impieghi le tue qualità, per questo ?
“Mister Greco mi chiede di aiutare i compagni. Lo faccio soprattutto in barriera, in modo da non far passare la palla, nei calci piazzati”.

Tu e Fabrizio siete i gemelli del gol, della squadra lidense. Come ti trovi con lui, nel reparto offensivo ?
“Mi trovo bene con Fabrizio. Come anche con Gabriele Passamonti, ad esempio. Siamo una squadra amalgamata”.

In che modo, riuscite ad amalgamarvi ? Come riuscite in campo, a dialogare per poi creare azioni offensive ?
“Lo facciamo in base, a cosa ci indica il mister in settimana e noi lo proviamo. Fabrizio ha ottime qualità, per proteggere la squadra”.

Quali sono le qualità di Fabrizio, con le quali riesci ad esprimere le tue ? Secondo te, che tipo di attaccante è lui ?
“Lottiamo entrambi, su ogni pallone. Penso sia questa, la caratteristica più importante di Roberti. E’ un attaccante, molto simile a me. Più o meno, possiede le mie stesse caratteristiche. Ci aiutiamo e ci troviamo bene, per questo, come lo facciamo insieme, a tutti gli altri compagni”.

Quali sono Michele, le emozioni più belle, che hai vissuto con l’Ostiamare, fino a questo momento ?
“Sicuramente, questo è un periodo bellissimo. Anche lo scorso anno, i miei gol sono stati decisivi, in un momento difficile per me. Quest’anno, tutti i miei gol rappresentano un’emozione unica”.

Caro Fabrizio, la squadra sta vivendo un momento positivo in campionato. Qual è il tuo pensiero a riguardo ?
“E’ un momento di grande forma, da parte di tutti. Stiamo molto bene e i risultati lo confermano. Adesso, andiamo avanti e vedremo cosa succederà, nelle prossime gare”.

Tu sei un attaccante che fiuta il gol. Anche tu sei uno dei cannonieri dell’Ostiamare. Come vivi il tuo ruolo ?
“Con Michele, punto ad aiutare la squadra, poi quel che viene è sempre in più. E’ importante anche, per un traguardo personale”.

In che modo, metti il tuo ruolo a disposizione della squadra ?
“Noi lottiamo su tutti i palloni e cerchiamo di aiutare i compagni, anche a livello difensivo. Per poter alleggerire in partita, i momenti di pressing avversario”.

Spesso, per segnare bisogna avere istinto e freddezza. Come ti regoli in questo senso ?
“Quella è una cosa molto istintiva. Non si possono spiegare le sensazioni che si provano. Lo sento il gol. A quanto dicono i numeri, sembra di si”.

Tu e Michele siete i gemelli del gol della squadra lidense. Come ti trovi, con lui, nel reparto offensivo ?
“Lui ha delle qualità incredibili, che mette a disposizione della squadra. Nella sua velocità e fisicità, è molto bravo. E’ un giocatore che piace”.

In che modo, riuscite ad amalgamarvi ? Come, in campo riuscite a dialogare per poi creare azioni offensive ?
“Oltre ad essere simili, le nostre qualità ci completano. Riusciamo a trovarci in campo. Io sono probabilmente più rapido rispetto a lui. Michele è più veloce, sulle palle lunghe. Lui è fisico, mentre io riesco a prendere il tempo al difensore”.

E’ capitato in partita di aver deciso insieme, come agire in un’azione, senza aver preparato schemi in allenamento ?
“Questa cosa, è tutta questione di allenamento. Il mister ci indica di fare delle azioni precise e noi seguiamo cosa ci dice. Noi riusciamo a trovarci molto bene. Sono diverse partite che giochiamo insieme e ci conosciamo. Sappiamo i nostri momenti in partita”.

Quali sono le qualità di Michele, che si adattano bene alle tue ?
“Lui è molto veloce. Secondo me, il suo attirare tutta la difesa a sé, mi aiuta molto, lasciandomi libero di agire”.

Per entrambi: quali sono le emozioni in campo, più belle vissute con l’Ostiamare, sino ad ora ?
“Arrivano sempre a fine partita, quando riusciamo a venir fuori da un incontro difficile. Restiamo molto soddisfatti. Queste sono le emozioni più belle”.

Foto : Claudio Spadolini