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Da #Ostia verso Amatrice con un carico di solidarietà

17 aprile 2017 | 18:00
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Da #Ostia verso Amatrice con un carico di solidarietà
Da #Ostia verso Amatrice con un carico di solidarietà
Da #Ostia verso Amatrice con un carico di solidarietà
Da #Ostia verso Amatrice con un carico di solidarietà
Da #Ostia verso Amatrice con un carico di solidarietà

L’associazione Spazi all’Arte del X Municipio ha voluto portare il suo contributo alle popolazioni colpite dal terremoto attraverso la lettura, donando centinaia di libri

Da Ostia verso Amatrice con un carico di solidarietà

Il Faro on line – Grazie alla collaborazione di case editrici, scuole e donatori volontari, sabato di Pasqua è partita una delegazione dell’ associazione Spazi all’Arte per Amatrice con 18 casse contenenti 500 libri e 2 librerie da destinarsi in parte alla scuola e in parte alla biblioteca comunale della cittadina laziale, rasa al suolo dal terremoto delle 3,36’ del 24 agosto 2016.

Ironia della sorte a consegnare la donazione sono stati due geologi, Daniela Taliana (Presidente dell’Associazione) e Giancarlo Cristofalo. 

Per rendere omaggio alle 297 vittime e sostenere la popolazione al limite della rassegnazione, che non solo ha perso tutto in quella lunga notte, ma che vive da oltre 7 mesi lontano dalla propria terra che ancora trema, l’associazione Spazi all’Arte del X Municipio di Roma, ha voluto portare il suo contributo attraverso la lettura per qualunque età e interesse.

Frazioni ridotte in macerie, dove solo poche abitazioni lesionate e qualche pascolo saltuario rappresentano fotogrammi di vita passata.  Desolazione, distruzione e abbandono. Questo è stato lo spettacolo che si sono trovati davanti i delegati dell’associazione Culturale di Ostia.  Fino al raggiungimento della mèta dove hanno consegnato il carico alla signora Fernanda presso l’Agriturismo Amatrice, struttura solida che si presta a magazzino d’opportunità per il Municipio ferito. 

Un silenzio immobile tra i rovi in fiore. Due soli gli esercenti ancora agibili, in grado di preparare colazioni e panini ai soldati e polizia distribuiti sul territorio che operosamente vigilano sulla ricostruzione.  Spolverate di neve sulle cime circostanti ricordano il rigido ed implacabile lungo inverno, ma la prorompente primavera invade nuovamente il territorio…e che primavera sia!