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Karate, Sara Cardin: “Vedo le Olimpiadi, mi sento bene e ci credo”

Dal 2018, inizieranno le qualifiche per Tokyo 2020. Gli azzurri preparano tecniche e tattiche. Tappa intermedia, gli imminenti Europei di maggio

Karate, Sara Cardin: “Vedo le Olimpiadi, mi sento bene e ci credo”

Il Faro on line – Continua il viaggio giornalistico, all’interno dei personaggi del karate italiano. E agli Assoluti di kumite, che si sono svolti lo scorso 9 aprile, la testata ha incontrato la campionessa europea in carica, Sara Cardin. Ai piedi del podio, nel giorno dedicato alle gare della categoria femminile, la karateka del Centro Sportivo Esercito ha descritto sensazioni ed emozioni. E’ una giovane e splendida guerriera, la Cardin. Ad appena 30 anni, ha messo in bacheca già il suo oro individuale, numero 20.

Conferma agli Assoluti, con uno sguardo verso Parigi 2018

E’ importante confermarsi sempre, in ambito nazionale, soprattutto per chi, da tante stagioni agonistiche, fa parte dell’ambiente della Nazionale senior. Ma non è semplice, per chi veste il karategi azzurro, scendere sul tatami degli Assoluti e conquistare il titolo. Sara fa riferimento a quella pressione che lei, come i suoi compagni di squadra, ha sulla pelle, tutte le volte che la competizione tricolore si svolge. Chi è un nazionale deve sempre dare il meglio e vincere. E’ riuscita a farlo, allora la campionessa mondiale di Brema e l’anno in corso sarà prezioso e di preparazione per il prossimo. Già dal 2018, nella Premier League di Parigi, tutti guarderanno alle Olimpiadi giapponesi. Cominceranno le qualifiche. La Cardin lo anticipa ai lettori de Il Faro on line. E da gennaio prossimo, tecniche e tattiche dovranno sfiorare quella perfezione, che solo i campioni olimpici sono in grado di mostrare. Il fisico risponde bene sul tatami e Sara è pronta a combattere, anche per questo affascinante e nuovo obiettivo, per il karate italiano. Lei vede Tokyo, nel suo orizzonte.

Due bronzi in Premier League. Gli Europei, il prossimo obiettivo

E’ spianata la strada. Appena tornata da Rabat, con le sue compagne di Nazionale, Sara ha messo al collo, il secondo bronzo vinto in Premier, quest’anno, dopo quello ottenuto a Rotterdam, lo scorso mese di marzo. La manifestazione più ambita adesso, sono gli Europei. Anche in Turchia, la campionessa di kumite dell’Esercito proverà a confermarsi, sul primo gradino del podio, dopo che a Montpellier, fu l’oro il colore del suo successo.

Con sorriso acceso in viso, medaglia al collo italiana e diploma in mano, sono state queste le sue parole, a margine della premiazione, al Pala Pellicone.

Cara Sara, hai appena vinto un altro oro tricolore. Una nuova conferma in ambito italiano. Quali sono le tue impressioni ?

“Questo è il mio 20esimo titolo italiano. Tra individuali e a squadre. Ho 30 anni, ma i miei titoli italiani sono 20. Sono fiera di aver raggiunto questo titolo tondo”.

Non è facile ogni volta, confermarsi in Italia. Come vivi, questa situazione ?

“Ogni anno, sento la pressione addosso. Tutti mi chiedono come io faccia a gestirla. La sento sempre di più. Quando arriviamo al Campionato Italiano, abbiamo tante aspettative. Tutti si attendono, che noi della Nazionale, dobbiamo vincere. Le persone esterne spesso non comprendono che cosa proviamo noi azzurri, ad un campionato italiano. Non siamo liberi di rischiare, dobbiamo solo vincere. Combattiamo con il freno a mano”.

Sei tornata a vincere in Europa. Qual è il tuo pensiero ?

“Sono campionessa europea in carica. Il mio prossimo obiettivo sicuramente sarà la competizione continentale di maggio. L’anno è cominciato molto bene. Ho vinto un bronzo a Rotterdam. Siamo sulla strada giusta. Ho cercato di giocare di testa e di tattica. Avevo una pool difficilissima. Ci siamo trovate tutte nella semipool e lì, ci siamo scontrate sul tatami. C’era da giocare e da portare a casa, la vittoria. Abbiamo rischiato il minimo possibile e fatto quello, che serviva per vincere. Adesso, ci sono gli Europei, con uno sguardo un po’ più in là, nel 2018. Dalla Premier League di Parigi, cominceranno le qualifiche per Tokyo 2020. Quest’anno, ci saranno gli Europei. L’obiettivo dell’anno, tuttavia, è anche un insieme di tentativi e di prove per raggiungere tecniche e tattiche sempre più perfette, da mettere nel nostro bagaglio. E poi riuscire a fare bene, nel 2018”.

Il karate è Olimpico, Sara. Cosa pensi ?

“Io ci credo. Mi sento bene. Fisicamente, sto bene. Ho avuto il mio top fisico, dai 27 anni in poi. Non voglio dire nulla. Spero che vada tutto bene. Ci mettiamo sempre il cuore. Quello sicuramente è l’obiettivo più grande. Lo vedo”.