Furti a raffica, la gang del finestrino in azione tra #Fregene, #Focene e #Maccarese

22 aprile 2017 | 08:01
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Furti a raffica, la gang del finestrino in azione tra #Fregene, #Focene e #Maccarese

La tecnica è sempre uguale: spaccare il vetro e razziare ciò che trovano dentro. In molti non denunciano più.

Furti a raffica, la gang del finestrino in azione tra #Fregene, #Focene e #Maccarese

Il Faro on line – Un disagio quotidiano lungo tutto il litorale comunale. Ormai tra Fiumicino, Focene, Fregene e Maccarese non passa un giorno senza che entri in azione la banda del finestrino. L’ultimo episodio si è verificato giovedì sera a Fregene intorno alle 22.30, quando dal ristorante in viale Castellammare la famiglia è uscita per tornare a casa ha trovato l’auto con il vetro in frantumi. Il bottino? Una scatola per il trucco. Perché ormai basta una busta della spesa a far scattare i ladri. Poche ore prima un altro caso si era verificato sul viale principale di Focene, anche qui un magro bottino ma tanti danni alla vettura nuova.

I colpi ormai sono tanti, molti non vanno più nemmeno a denunciarli, il lungomare di Fregene è uno dei preferiti, come quello di Maccarese o il parcheggio della stazione ferroviaria vicino alla Fiera di Roma. “Il fenomeno è in crescita nell’ultimo mese – dice Cristina, una pendolare – sono quattro anni che utilizzo questo parcheggio per prendere il treno e non mi era mai capitato prima”.

Come fanno il ‘colpo’

I ladri sono esperti, solitamente in due, un uomo e una donna, girano su auto rubate o intestate a persone senza fissa dimora. La tecnica è ormai collaudata, uno scende dall’auto con la punta di un trapano in mano, individua la vettura da colpire fingendo di fare una passeggiata, in un secondo rompe il vetro e porta via tutto quello trova. Nel frattempo il complice alla guida si avvicina, lo carica rapidamente e poi spariscono nel nulla.

In alcuni casi sono stati anche fortunati, come è accaduto un paio di settimane fa sul lungomare centrale di Fregene. Attratti da una borsa di Louis Vuitton, hanno fatto il colpo grosso perché all’interno c’erano oggetti di valore come computer, telecamere, almeno 20mila euro spariti in un istante, oltre al danno subito. E la C1 colpita era parcheggiata sul lungomare tra una Porsche Cayenne e una Mercedes, modelli ben più vistosi eppure rimasti intatti.

Forse allora in qualche caso gli obiettivi potrebbero essere stati addirittura seguiti. «Mi sento amareggiato come se fossi stato complice del furto – ha dichiarato il ristoratore che aveva ospitato i clienti derubati a Fregene – e pensare che il nostro parcheggio interno era aperto. Provo una grande demoralizzazione».

A Maccarese per prevenire i furti diversi stabilimenti balneari hanno dovuto ingaggiare del personale con il compito specifico di controllare le auto fuori dai parcheggi e installare telecamere. Una piaga che crea seri problemi alle attività commerciali, ai ristoranti, agli stabilimenti, ma anche alle stesse località più prese di mira che temono di perdere i clienti più che preoccupati dai possibili danneggiamenti.