#Tarquinia, Alessandrucci ‘Occorre una revisione del piano idrogeologico’

24 aprile 2017 | 08:20
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#Tarquinia, Alessandrucci ‘Occorre una revisione del piano idrogeologico’

La candidata sindaco di Una Primavera per Tarquinia: “Non si può lasciare che norme contradditorie e fuori di logiche sensate e ponderate possano penalizzare il territorio”

#Tarquinia, Alessandrucci ‘Occorre una revisione del piano idrogeologico’

Il Faro on line – “Sembrano passati secoli per la stasi in cui versano le aree pianeggianti del comune di Tarquinia ma, in realtà, sono trascorsi pochi anni da quando, un vincolo, il cosiddetto “Pai”, che è già portatore, in sé, di alcune assurdità, grava e degrada il territorio a causa di incomprensibili disposizioni e ancora più gravi e arbitrarie interpretazioni” – lo dichiara in una nota Isabella Alessandrucci, candidata sindaco di Una Primavera per Tarquinia.

“Stiamo parlando del Pai, il vincolo idro-geologico che blocca, di fatto, interventi di aggiornamento, modifica o nuova costruzione nelle aree più sensibili, dal punto di vista produttivo, della “zona artigianale”, aree limitrofe e Lido.
Sia per esplicita volontà dell’amministrazione o per inerzia della stessa, il vincolo permane ancora nonostante esso presenti, in più punti, clamorose incongruenze e forzature sulle reali dimensioni dei rischi a cui il territorio potrebbe essere esposto nel caso di eventi meteorologici di portata secolare”.

“Non si tratta, ovviamente, di banalizzare il senso di un vincolo che, secondo buon senso, dovrebbe tutelare la sicurezza dei luoghi e, conseguentemente, quella delle persone ma, non di meno, neanche lasciare che norme contradditorie e fuori di logiche sensate e ponderate possano penalizzare il territorio e le sacrosante esigenze di aziende, privati cittadini o altri soggetti che siano interessati a sviluppare e promuovere le proprie attività”.

“Necessita una revisione completa della mappa del vincolo e delle norme sulla sua applicabilità, la quale, comunque, deve essere sottratta all’arbitrio di uffici che si avvalgono di “pareri legali”, i quali, in ogni caso, non possono avere forza di legge né devono impedire che la nuova amministrazione possa sottrarsi alle responsabilità che le competono”.

“Inoltre deve essere chiarito che, nessuno, ma proprio nessuno, si possa avvalere di ogni generico vincolo per poi favorire chicchessia con deroghe ad hoc o spostamento d’interessi particolari verso altri siti” – conclude Alessandrucci.