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#Alitalia, Saltamartini ‘Assurdo far ricadere sui lavoratori il fallimento’

27 aprile 2017 | 11:00
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#Alitalia, Saltamartini ‘Assurdo far ricadere sui lavoratori il fallimento’

La Vicepresidente di Ln: “I manager mai pagano per le loro irresponsabilità ed, anzi, spesso ricevono anche altri importanti incarichi”

Alitalia, Saltamartini: “Assurdo far ricadere sui lavoratori il fallimento”

Il Faro on line – “Per Gentiloni e Calenda l’accordo Alitalia è fallito a causa dei lavoratori che hanno scelto il no al referendum. Assurdo! E’ evidente che la responsabilità dell’ennesimo fallimento di Alitalia è tutta nelle mani di chi l’ha amministrata negli ultimi 10 anni: un’allegra compagnia di manager incapace, strapagata e con laute liquidazioni nonostante non abbia saputo risollevare un asset strategico per l’intero paese” – così in una nota Barbara Saltamartini, vicepresidente dei deputati della Lega-Noi con Salvini.

“Gli stessi manager “ipercoccolati da Renzi e da questo governo che mai pagano per le loro irresponsabilità ed, anzi, spesso dopo aver fatto danni ricevono anche altri importanti incarichi. Basti pensare a Montezemolo che mentre metteva in ginocchio Alitalia è stato nominato Presidente del Comitato promotore delle Olimpiadi. Una follia” – continua Saltamartini.

“E’ impensabile che queste colpe e quelle dei vertici sindacali, ricadano sui lavoratori che hanno come unica responsabilità quella di difendere il proprio posto di lavoro. “Invece di annunciare diktat ideologici sarebbe il caso di trovare una soluzione seria per salvaguardare il lavoro di 30mila persone, 40mila calcolando anche l’indotto” – continua la Vicepresidente.

“Una via d’uscita concreta che permetta al nostro paese, che dovrebbe fare del turismo il suo asset strategico, di avere una compagnia aerea in grado di svolgere il ruolo e la missione che le compete senza chiedere ulteriori costi ai contribuenti. Se questo non avverrà sarà chiaro che in realtà, dietro questo fallimento, c’è stata la lucida volontà di deprezzare l’azienda per poi svendere, come uno spezzatino, i singoli asset di Alitalia ai concorrenti così come già fatto per altre importanti aziende italiane”, conclude Barbara Saltamartini.