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Casa della Sinistra, ‘un’ordinanza alla Ponzio Pilato che premia gli stabilimenti balneari’

30 aprile 2017 | 21:25
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Casa della Sinistra, ‘un’ordinanza alla Ponzio Pilato che premia gli stabilimenti balneari’

Sinistra Italiana X Municipio: “Per l’ennesima volta cambia tutto per non cambiare proprio niente”

Casa della Sinistra, ‘un’ordinanza alla Ponzio Pilato che premia gli stabilimenti balneari’

Il Faro on line – “Ponzio Pilato non avrebbe potuto fare di meglio. La Sindaca Raggi ha firmato l’Ordinanza Balneare per il 2017 scoprendo finalmente le carte. Una Ordinanza fatta su misura per gli stabilimenti balneari cioè quelle strutture dove a parole la Giunta M5S denuncia le illegalità ma con i fatti non ci pensa minimamente ad intervenire tant’è che il lungomuro e gli abusi sono ancora vivi e vegeti”. Lo afferma Marco Possanzini, Sinistra Italiana X Municipio.

“Addirittura – prosegue – l’Ordinanza introduce norme vessatorie sul consumo dei cibi propri, vietandoli, nelle cabine, con i ringraziamenti dei gestori dei ristoranti degli stabilimenti. La grande rivoluzione tanto attesa per il mare di Roma e promossa in campagna elettorale si è trasformata nell’ennesimo flop.

Non solo, dopo tante inerzie e inefficienze amministrative che hanno portato a non decidere nulla sulla gestione della sicurezza delle spiagge libere, la Sindaca Raggi “sconsiglia”, sebbene la Capitaneria di Porto con specifica ordinanza imponga all’Amministrazione di garantire la sicurezza ai bagnanti, di fare il bagno nelle spiagge libere per l’assenza di servizio di salvataggio.

Fra l’altro L’Ordinanza prevede che il servizio di pulizia per le spiagge libere di Ostia Ponente sia in carico all’Amministrazione mentre in quelle di Ostia Levante lo stesso servizio sarà assicurato dagli stabilimenti balneari attigui.

Una vergogna assoluta – conclude Possanzini – che vede protagonista nel Municipio X di Roma Capitale, quello sciolto per mafia, una Giunta totalmente incapace di affrontare la gravissima situazione in cui versa il mare di Roma, un mare cementificato, vittima di abusi e di illegalità di ogni tipo, un mare che a parole il M5S ha detto di voler salvare ma che, nei fatti, ha consegnato nelle mani dei soliti noti, con tanto di stretta di mano finale”.