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Karate, Massimo Di Luigi, nuovo presidente della Fiam, ‘Ho assunto l’incarico, con spirito di servizio e responsabilità’

3 maggio 2017 | 06:39
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Karate, Massimo Di Luigi, nuovo presidente della Fiam, ‘Ho assunto l’incarico, con spirito di servizio e responsabilità’

Le impressioni per il nuovo incarico e l’apertura della Federazione, verso l’esterno, per far crescere il karate. Prossimi appuntamenti, i campionati del mondo per club e quelli di Belgrado, a novembre

Karate, Massimo Di Luigi, nuovo presidente della Fiam, ‘Ho assunto l’incarico, con spirito di servizio e responsabilità’

Il Faro on line – E’ in pieno svolgimento, l’attività della Federazione Italiana Arti Marziali. In riferimento, alla grande mole di lavoro, che si compone di appuntamenti nazionali ed internazionali, insieme alle tante iniziative volte, allo sviluppo di questa organizzazione, che è una delle più importanti, su base italiana, Il Faro on line ha voluto sentire il suo presidente. Massimo Di Luigi da circa tre mesi, è diventata la prima figura della Fiam ed è subentrato con piacere e con spirito di servizio, a Bruno Gilardi, che ha lasciato l’incarico dopo 12 anni.

Racconta il presidente Di Luigi, che la Fiam esiste da ormai 30 anni ed è una delle sigle, più vecchie del settore karate. Ci tiene a sottolineare, che sente molto la responsabilità di portare avanti un ruolo, sensibile, all’interno di un contesto, che si sta allargando anche nel mondo.

Da quando, il karate è stato inserito all’interno del ventaglio degli sport olimpici, è in fermento il cambiamento, verso Tokyo 2020. Pur mantenendo, principi e punti di vista saldi, nel lavoro che svolge la stessa Fiam, nello sviluppo del karate, proprio per il bene di quest’arte marziale, Di Luigi si apre alle collaborazioni, per rendere la disciplina, sempre più perfetta e fruibile da tutti.

E’ intensa allora, l’attività in programma. Lo scorso 29 aprile, quando Il Faro on line ha incontrato Massimo, a Madrid, era in svolgimento la Coppa del Mondo Shidoryu. E ci tiene a dirlo, in quanto è un torneo di grande prestigio, come lui stesso dichiara. La Fiam è stata presente con una sua importante, rappresentativa. L’evento imminente, che si terrà a Ferrara, dal 5 al 6 maggio, sarà quello del Mondiale per Club e la Yoshokan, di cui Di Luigi è fondatore e presidente, sarà presente con la pluricampionessa mondiale di kumite, Francesca Sini ed altri 10 karateka, in crescita. Elenca, gli altri appuntamenti in programma, il nuovo presidente della Fiam e indica che, nel mese di settembre, nel consueto stage di ritrovo, che la Federazione svolge ogni anno, ci sarà una gara internazionale a squadre. Nella cornice di Chianciano Terme, si ritroveranno centinaia di karateka, che in Italia, occupano una grande fetta dei praticanti, della nuova disciplina olimpica.

Caro Massimo, sei diventato presidente della Fiam. Quali sono le tue considerazioni, anche in un contesto internazionale, in cui il karate è diventato olimpico?

“C’è stato un cambio del testimone. La Fiam è stata costituita, anche da me. Era stato deciso in maniera condivisa, che fosse Bruno Gilardi, il presidente. Per motivi di carattere personale e professionale poi, non riusciva più a seguire l’attività e di comune accordo, è stato deciso che prendessi in mano, la situazione. Non era una mia ambizione. Ho assunto questo incarico, con spirito di servizio. Con un grosso senso di responsabilità. Soprattutto, verso le persone che fino ad ora, hanno creduto in questo progetto. Esso va ravvivato, a mio avviso, come tutte le iniziative. Una rilettura della struttura completa, va fatta anche in considerazione di quello che sta succedendo fuori. Il karate, adesso, è stato inserito, come sport dimostrativo, nel contesto olimpico. E’ una cosa che dovrebbe renderci tutti quanti felici, sicuramente si. Ma esistono dei però. Derivano dalla gestione del movimento, in senso lato e dagli obiettivi di coloro, che sono stati chiamati a farlo. La Fiam tiene molto fermi gli obiettivi e i principi, che l’hanno animata. Ossia, quelli di promuovere il karate tra i giovani e tra le persone che lo svolgono con piacere, riconoscendo al karate stesso e alle arti marziali, un ruolo formativo ed educativo, non di poco rilievo. Siamo aperti certamente al dialogo con tutte le organizzazioni esterne, con le quali abbiamo già iniziato, un’operazione di fronte unico, rispetto a determinate situazioni. Mantenendo sempre quella individualità ed un’autonomia che è quella che ci fa riconoscere, come un’organizzazione al di sopra degli altri”.

Quali sono gli appuntamenti in programma, nei prossimi mesi ?

“Abbiamo un’attività nazionale ed internazionale, molto intensa. A prescindere, di quello che succederà, noi andiamo avanti. Tra pochi giorni, ci sarà il Campionato del Mondo per Club, a Ferrara. E’ un evento interfederale. Raccoglie le organizzazioni che, fuori dalla Fijlkam, movimentano il 60% dei praticanti in Italia. La Fiam è una delle sigle che parteciperanno e saranno presenti, con arbitri, tecnici e atleti. In seguito, andremo a Belgrado, per il Campionato del Mondo Wkc, sia individuale che a squadre. A settembre, in occasione dello stage Fiam di Chianciano Terme, ci sarà una gara internazionale a squadre, organizzata da noi. A ottobre, si svolgerà un campionato internazionale della Iku, a Dublino, dove saremo presenti. Il 3 e il 4 novembre, saremo impegnati nella Coppa Europa Wadokai. In tutti questi eventi, gli uomini della Yoshokan saranno determinanti e occuperanno dei posti di prestigio, perché li hanno guadagnati con il lavoro e i risultati. Luca Proietti ricoprirà il ruolo di arbitro, mentre Augusto Sambucioni sarà presente come allenatore della Nazionale”.

Si sono svolti i Campionati Italiani e la Coppa Italia, a Cervia. Quali sono stati i risultati della Yoshokan ?

“Nella Coppa Italia e nelle cinture colorate, fino a quella blu, siamo arrivati primi, come società. Mentre, con i pre – agonisti, siamo arrivati ai piedi del podio. Quarti. Posizioni di grande rilievo, soprattutto per i ragazzi. Nel Campionato del Mondo per Club, parteciperà Francesca Sini, come atleta della Yoshokan, insieme ad altri 10 atleti che stanno affrontando una fase tecnica di crescita, molto importante. Francesca in seguito, sarà protagonista anche a Belgrado”.