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#SanFeliceCirceo, rendiconto 2016, Schiboni ‘Continuano i ritardi di questa amministrazione’

6 maggio 2017 | 15:00
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#SanFeliceCirceo, rendiconto 2016, Schiboni ‘Continuano i ritardi di questa amministrazione’

Di Cosimo, Cerasoli: “La campagna elettorale ha fatto dimenticare a Saputo e ai suoi colleghi il rispetto delle leggi”

#SanFeliceCirceo, rendiconto 2016, Schiboni ‘Continuano i ritardi di questa amministrazione’

Il Faro on line – Il termine per l’approvazione del rendiconto esercizio finanziario è scaduto il 30 aprile, eppure il comune di San Felice Circeo non ha ancora provveduto in consiglio comunale alla sua approvazione.

Non fa neanche più notizia il ritardo in cui incorre l’attuale amministrazione per l’approvazione del rendiconto anno 2016 – dicono i consiglieri di opposizione Giuseppe Schiboni, Monia Di Cosimo e Vincenzo Cerasoli – Siamo stati abituati in questi cinque anni a continui ritardi ed omissioni, ad approvazioni oltre i termini e alla gestione “disinvolta” della materia contabile dell’Ente.”

Fa discutere, quindi, l’ennesima “scivolata” dell’attuale amministrazione che, non solo non ha licenziato entro il termine il rendiconto di gestione anno 2016, ma non ha neanche convocato la relativa commissione consiliare per l’esame dei documenti e neppure ha fissato la data di discussione in consiglio comunale della relativa delibera consiliare di approvazione.

“La deliberazione della Giunta Comunale approvato lo scorso 11 aprile – dicono ancora i tre consiglieri – è solo l’avvio dell’iter di approvazione che non può essere assolutamente non rispettato (30 aprile) pena la diffida del Prefetto ad adempiere nel termine di 20 giorni e il conseguente scioglimento del consiglio comunale.

Evidentemente, la campagna elettorale in cui è impegnato il vice sindaco Eugenio Saputo e gli altri consiglieri di maggioranza deve aver fatto dimenticare a questi signori che i termini e le scadenze previste per legge vanno rispettate anche nella parte conclusiva dell’amministrazione.

Abbiamo assistito in questi anni a un metodo di lavoro irrispettoso delle regole e degli adempimenti, a una continua e omissiva condotta e a un sistema di lavoro contrario alla legge e alle normali regole del buonsenso. Questi signori tra qualche settimana saranno nuovamente candidati ad amministrare il paese e questo modo di operare non è certo foriero di un futuro amministrativo certo, capace e qualificato.”