Crisi Alitalia, Cal ‘Non si può consegnare in mani straniere tutto il settore del trasporto aereo e delle manutenzioni’

8 maggio 2017 | 07:00
Share0
Crisi Alitalia, Cal ‘Non si può consegnare in mani straniere tutto il settore del trasporto aereo e delle manutenzioni’

Movimento Comune Autonomia e Libertà: “Istituire a Fiumicino il bacino unico dei lavoratori aeroportuali”

Crisi Alitalia, Cal ‘Non si può consegnare in mani straniere tutto il settore del trasporto aereo e delle manutenzioni’

“Giovedì 4 Maggio in aeroporto e più precisamente presso la mensa nell’Area Tecnica Alitalia si è svolto il Consiglio Comunale Straordinario del Comune di Fiumicino. Hanno partecipato attivamente rappresentanti delle sigle sindacali ,parlamentari politici appartenenti Roma Città Metropolitana e lavoratori .
Un primo importante incontro dopo il famoso referendum, l‘abbandono della azienda da parte degli azionisti e l’insediamento dei tre commissari nominati dallo stato.
Per dare seguito a quanto visto e ascoltato nei numerosi interventi in Consiglio Comunale, riteniamo che sia necessario fare delle riflessioni e delle considerazioni” – si legge in un comunicato del Direttivo del Movimento Comune Autonomia Libertà.

“Abbiamo notato – continua il comunicato – la presenza degli addetti ai lavori e la poca partecipazione dei lavoratori aeroportuali e su questo dobbiamo porci la domanda del perché, forse non erano stati informati oppure dipende dalla sfiducia per il sindacato per la politica o altro? non conosciamo le risposte ma una cosa è certa, bisogna rompere tutte le divergenze che esistono in questo momento, sia tra lavoratori e sindacati tra sindacati e sindacati tra lavoratori e lavoratori etc.
Solo la compattezza tra lavoratori, sindacati e politica locale, può fare in modo che il trasporto aereo venga finalmente riconosciuto come un asset strategico per il paese.
Non possiamo immaginare di diventare l’unico paese senza un proprio vettore di riferimento.
Un paese che sarà costretto a pagare compagnie straniere per continuare a collegare le isole e le proprie città.
Un paese di definizione turistica che decide di eliminare il proprio vettore di riferimento lasciando ad altri paesi, azionisti delle proprie compagnie di bandiera, la libertà di decidere quali debbono essere i nostri collegamenti europei e internazionali”.

“Siamo convinti – prosegue Cal – che nessun politico italiano e qualcuno lo abbiamo ascoltato anche in consiglio comunale, possa avere l’idea di consegnare in mani straniere tutto il settore del trasporto aereo e delle manutenzioni.
Per questo motivo dobbiamo agire tutti insieme per avere una strategia dei trasporti integrata, per riportare in Italia il nostro lavoro delocalizzato all’estero compreso le manutenzioni pesanti.
Sono necessarie al più presto delle nuove regole aeroportuali per avere una vera e leale concorrenza, chi lavora e vende biglietti in Italia anche se tramite web, le tasse le deve pagare in Italia. Non è più possibile sentire che Alitalia paghi miliardi di euro all’anno per servizi svolti in aeroporto finalizzati a fornire assistenza a terra (handling) ed altre compagnie straniere agevolate con contributi regionali e comunali.
Istituire a Fiumicino il bacino unico dei lavoratori aeroportuali, in modo che le eventuali nuove opportunità di lavoro possano diventare l’occasione per riqualificare e ridare occupazione a tutti coloro che vengono mandati ingiustamente a casa”.

“Per questo chiediamo – conclude il comunicato – che il Sindaco di Roma Virginia Raggi, di Fiumicino Esterino Montino, i Sindaci dei vari comuni dell’hinterland aeroportuale e tutte le sigle sindacali debbano al più presto incontrarsi e definire un unico percorso che possa essere poi anche condiviso da tutti coloro abilitati a gestire questa grave situazione che vede coinvolte decine di migliaia di lavoratori”.