Allarme ad #Aranova, quattro medici per 6.000 persone, e uno va pure in pensione

11 maggio 2017 | 09:57
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Allarme ad #Aranova, quattro medici per 6.000 persone, e uno va pure in pensione

La sollecitazione del Comitato di Zona ad Asl e Comune di Fiumicino.

Allarme ad #Aranova, quattro medici per 6.000 persone, e uno va pure in pensione

Il Faro on line – La situazione è divenuta insostenibile: l’assistenza sanitaria per le cure primarie ai cittadini attualmente ad Aranova viene garantita da quattro medici di base, ciascuno dei quali ha un numero di assistiti pari a 1.500 (massimo consentito dalla legge regionale), tant’è che – oltre a dover alcune volte subire lunghe attese prima di essere “visitati” – alcuni aranovesi sono stati costretti ad iscriversi agli analoghi servizi di Torre in Pietra”. Il grido d’allarme viene dal Comitato di Zona Aranova.

“Completamente diversa è – incalza il Comitato – la situazione a Fiumicino-città, dove i medici di base raramente riescono ciascuno ad avere 1.000 assistiti, che rappresenta lo standard di legge regionale per il settore (un medico di base ogni 1.000 abitanti).

In questa situazione complessiva sta accadendo che uno dei medici di base di Aranova andrà in pensione il prossimo mese di agosto ed i suoi assistiti non potranno essere presi in carico dagli altri tre medici di base di Aranova, in quanto già “saturi”.

Dunque, ciò che preoccupa è che non sia stato ancora nominato il suo sostituto da parte della Regione Lazio, la quale gestisce le relative graduatorie. Ma, ancor peggio è che il Comune di Fiumicino non sembra abbia sollecitato la Regione in tal senso, alla quale – comunque – è già pervenuta la relativa richiesta da parte della Asl di competenza, ossia la Asl Roma 3.

Essendo il sindaco responsabile della salute degli abitanti del proprio Comune, l’anzidetta sollecitazione la si ritiene un “ atto d’obbligo”. Oppure si ipotizza – per assurdo – che, in assenza di un sostituto, gli aranovesi si iscrivano nelle liste dei medici di base di Fiumicino- città? Con il risultato di dover fare i relativi lunghi viaggi per l’assistenza di base sanitaria, oppure… morire”.