Disavventura a lieto fine |
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#Circeo, 7 ragazzi finiscono al pronto soccorso per colpa delle zecche

13 maggio 2017 | 19:00
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#Circeo,  7 ragazzi finiscono al pronto soccorso per colpa delle zecche
#Circeo,  7 ragazzi finiscono al pronto soccorso per colpa delle zecche
#Circeo,  7 ragazzi finiscono al pronto soccorso per colpa delle zecche

Non vi erano state in precedenza segnalazioni in merito alla zona di Cocuzza.

#Circeo, 7 ragazzi finiscono al pronto soccorso per colpa delle zecche

Il Faro on line – Doveva essere una tranquilla gita al Parco nazionale del Circeo, ma, per un gruppo di adolescenti di Sabaudia, si è trasformata in una disavventura, fortunatamente a lieto fine.

Due classi della scuola media “Giulio Cesare” di Sabaudia, mercoledì mattina, si sono recate nel bosco, in località Cocuzza.

Un’attività pianificata da tempo dall’istituto comprensivo in accordo con l’Ente Parco proprio per avvicinare i giovani alla natura e all’ambiente.

Purtroppo però 7 di loro, rientrati a casa, si sono accorti di avere delle zecche addosso.

Ovviamente, preoccupatissimi, i genitori li hanno subito portati al pronto soccorso di Sabaudia dove i parassiti sono stati eliminati. Per i giovani studenti non si è resa nemmeno necessaria la profilassi con antibiotico in quanto le zecche sono stare rimosse immediatamente.

Ciò nonostante a scuola si è scatenato il panico. I genitori allarmatissimi si sono recati dalla preside Miriana Zannella preoccupati delle conseguenze.

Il direttore dell’Ente Parco, Paolo Cassola, accompagnato dalla veterinaria Lucilla Sangiorgio, si è recato presso l’istituto scolastico per incontrare studenti, genitori e docenti e per tranquillizzarli in merito all’accaduto. Ha spiegato loro che è un fatto naturale che nella vegetazione ci siano delle zecche.

Non vi erano state in precedenza segnalazioni in merito alla zona di Cocuzza tanto che il giorno precedente vi era stata un’altra scolaresca ma non era stata lamentata questa problematica.

“É arrivato il caldo e di conseguenza può esservi stato un aumento della presenza di questo parassita – spiega Cassola–.

“Quando ho appreso la notizia mi sono molto dispiaciuto e ho contattato la vicepreside. Non vanno però creati allarmismi, perché i ragazzi non corrono alcun pericolo in quanto le zecche sono state rimosse e il personale del pronto soccorso non ha ritenuto necessario nemmeno ricorrere alla profilassi.”

In sostanza, solo se una zecca succhia per più di due giorni il sangue di una persona ed è infetta può rappresentare un rischio per la salute. Alla fine, tutti si sono tranquillizzati e il prossimo 5 giugno gli studenti saranno di nuovo nella foresta del Parco per un’altra escursione a contatto con la natura.