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A #Roma la guerra della ‘mondezza’ tra M5s e Pd, sullo sfondo Fiumicino e Cerveteri

14 maggio 2017 | 09:24
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A #Roma la guerra della ‘mondezza’ tra M5s e Pd, sullo sfondo Fiumicino e Cerveteri

Grillo annuncia, risolveremo il problema. Galletti replica, ‘le tue soluzioni da bar sport’.

A #Roma la guerra della ‘mondezza’ tra M5s e Pd, sullo sfondo Fiumicino e Cerveteri

Il Faro on line – “Formiche” contro “grilli”, Pd contro Cinque Stelle: è una battaglia a tutto campo – dal centro storico all’hinterland pronto alle barricate contro l’arrivo della spazzatura della Capitale – quella sui rifiuti di Roma.

In un video sul suo blog, Beppe Grillo promette di “risolvere il problema dei rifiuti” affrontando di petto la politica “che sui rifiuti ci ha vissuto per cinquant’anni”. “E’ noto – scrive Grillo – mafia e politica vanno d’accordo e si uniscono sul rifiuto. E questa sarà la nostra battaglia”.

E poi, per sistemare l’emergenza romana rilancia il “modello Barcellona”, con “due separatori di immondizia”. Soluzioni definite dal ministro all’Ambiente, Gian Luca Galletti, “da bar dello sport” e “che porterebbero Roma in una situazione di emergenza intollerabile”.

La replica al leader pentastellato arriva anche dall’assessore regionale all’Ambiente, Mauro Buschini: “Di separatori di immondizia Roma ne ha 4 (i TMB) mentre Barcellona ha due mega-inceneritori ed una grande discarica”. Segue un coro di commenti al vetriolo di esponenti Pd (da Andrea Romano a Stefano Esposito) che sbeffeggiano Grillo, “impreparato come Di Maio” .

Oggi, intanto, è il giorno delle magliette gialle del Pd, l’operazione-ramazza che coinvolgerà centinaia di volontari lanciata la scorsa settimana da Matteo Renzi. L’ex premier (anche lui sarà nella capitale a spazzare le strade) ha visto nella questione dell’immondizia romana un punto debole nel corpo pentastellato dove affondare il coltello, e ha chiamato a raccolta i suoi.

“Più di 1.000 volontari – scrive il presidente del Pd Orfini – dedicheranno la domenica a pulire Roma. Chi la amministra, invece di ringraziare, lo chiama spot elettorale”. Sui social non conosce sosta il balletto di accuse: il M5s a sospettare militanti Pd sporcare apposta la città, i rivali convinti che l’accelerata nella pulizia sia, a sua volta, una reazione alle “magliette gialle”.

La battaglia sui nuovi impianti

Ma è sui nuovi impianti che si sta consumando da giorni una battaglia tra la sindaca Raggi e il governatore del Lazio Zingaretti: un conflitto fatto di accuse e contrattacchi serrati, mappe e fact-checking su competenze e responsabilità. Dice Zingaretti: “Poteri forti?. C’è stata una evidente sottovalutazione e una incapacità gestionale a Roma. Da tre anni stiamo offrendo soccorso e supporto. Dobbiamo salvare Roma insieme in uno spirito di collaborazione e amicizia, aprendo una nuova fase”.

Intanto le onde dell’emergenza rifiuti hanno raggiunto l’hinterland capitolino, che è in fibrillazione. Gli uffici della Città metropolitana (guidata sempre da Virginia Raggi) hanno inviato qualche giorno fa ai sindaci un documento sulla “individuazione delle aree idonee alla localizzazione degli impianti di gestione rifiuti”.

Litorale nel mirino

“E guarda un po’ – afferma il sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci – tra le aree indicate come idonee, ben due sono all’interno del nostro territorio. Altre due a Fiumicino: siamo pronti a dare battaglia”. “Quello che si vede a colpo d’occhio è che tutti i siti idonei sono fuori dal Gra – aggiunge il sindaco di Monterotondo Mauro Alessandri -. Noi non ci faremo mettere i piedi in testa da nessuno. Se ci saranno prepotenze, noi non ci stiamo”.

“E’ inaccettabile – rincara il sindaco di Palestrina Adolfo De Angelis – che il nostro territorio debba smaltire l’immondizia prodotta a Roma, il ciclo dei rifiuti deve essere invece chiuso all’interno della città”. (fonte: ansa)