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#Ostia, Sinistra Italiana ‘Le dichiarazioni di Renato Papagni sono inaccettabili’

22 maggio 2017 | 07:00
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#Ostia, Sinistra Italiana ‘Le dichiarazioni di Renato Papagni sono inaccettabili’

Possanzini: “Chi è parte del problema non può essere la soluzione”.

#Ostia, Sinistra Italiana ‘Le dichiarazioni di Renato Papagni sono inaccettabili’

Il Faro on line – “Le dichiarazioni di Renato Papagni, leader indiscusso dei balneari, sono spregiudicate e inaccettabili. Chi è parte del problema non può pensare, nemmeno per gioco, di essere la soluzione”, così in una nota Marco Possanzini, coordinatore di Sinistra Italiana X Municipio.

“Chi ha cementato e ingabbiato il mare di Roma può fare solamente una cosa oltre a demolire immediatamente gli abusi fatti e cioè restituire il mare ai cittadini – prosegue Possanzini – permettendo la libera e gratuita fruizione del mare e delle spiagge così come prevede la legge”.

“L’idea di ‘assegnare l’incarico di gestire il Litorale a qualche riferimento che conosce Ostia e magari è addetto ai lavori’, così come proposto da Papagni alla sindaca Raggi, è un po’ come proporre di far gestire la banca del sangue a Dracula – dichiara il Coordinatore – la proposta lanciata dai balneari alla Sindaca ci indigna e ci insospettisce”.

Correva l’anno 2015 e durante una iniziativa promossa dal M5s e svolta al Polo natatorio del Municipio X – prosegue la nota – i pentastellati, nonostante una campagna elettorale centrata sulla legalità, sugli abbattimenti degli abusi e sul ritiro delle concessioni, non hanno esitato a considerare salvifici gli imprenditori balneari, cioè quegli imprenditori che hanno imprigionato il mare di Roma facendone un uso padronale”.

“Due anni dopo la Sindaca Raggi, firmando l’Ordinanza Balneare per il 2017, ha scoperto finalmente le carte. Una ordinanza fatta su misura per gli stabilimenti balneari – scrive Possanzini – cioè quelle strutture dove a parole la Giunta M5s denuncia le illegalità ma con i fatti non ci pensa minimamente a intervenire tant’è che il lungomuro e gli abusi sono ancora vivi e vegeti”.

“Se due indizi fanno una prova, la proposta lanciata dai balneari alla Giunta Raggi non è casuale ed è inserita perfettamente in un disegno dove tutto cambia per non cambiare niente. Il mare di Roma muove un’economia paragonabile a quella della costiera amalfitana – prosegue Possanzini – con la sola differenza che nel primo caso i proventi economici sono confinati nelle mani di poche famiglie mentre nel secondo caso costituiscono una ricchezza per tutta la comunità”.

“Il mare di Roma, deve essere accessibile gratuitamente e liberamente, così come avviene in ogni parte del mondo, non devono esserci cancelli, catene, lucchetti o mura perimetrali. È giunto il momento di ripensare il litorale romano – scrive il Coordinatore – di liberarlo dall’illegalità che lo strangola, istituendo un sistema fatto di arenili aperti, dove si pagano i servizi su richiesta ma dove sono garantiti i servizi essenziali e la libera e gratuita fruizione delle spiagge e del mare”.

“Non ci fermeremo, vogliamo liberare il mare di Roma e chiediamo a tutte le forze sane del Municipio di impegnarsi con noi in questa battaglia di legalità e di civiltà“, conclude la nota.