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#Fiumicino, Montino alla Camera dei Deputati con i numeri del fallimento #Alitalia

23 maggio 2017 | 16:09
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#Fiumicino, Montino alla Camera dei Deputati con i numeri del fallimento #Alitalia

Apprezzamenti sono stati espressi dai convenuti sulla capacità del Comune di Fiumicino di proporre un’analisi puntuale e approfondita, con strade possibili di soluzione

#Fiumicino, Montino alla Camera dei Deputati con i numeri del fallimento #Alitalia

Il Faro on line – Una spesa per consulenze di 38 milioni di euro e un totale di 635 milioni di costi non legati alla gestione caratteristica, dei quali 53 milioni non meglio specificati. Sono i costi “oltremodo fuori controllo” di Alitalia, secondo il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, che ha presentato, in un’audizione alla Commissione Trasporti della Camera, un’analisi sul bilancio 2015 della compagnia aerea.

Gli altri costi che hanno inciso maggiormente sulla compagnia sono stati per il carburante (20% del costo totale, 700 milioni di euro), pagato con un sovrapprezzo del 20% circa rispetto ai valori di mercato e per il leasing degli aeromobili (600 milioni), pagato il 15% in più della media di mercato.

Montino ha ricordato il “dramma di 12 mila persone che si troverebbero senza lavoro”, dei quali 2.500 sono cittadini del territorio di Fiumicino, e dell’indotto “che coinvolge tante piccole e medie imprese che a loro volta danno lavoro a ulteriori migliaia di persone”.

Il sindaco ha presentato un piano in cinque passi per il risanamento di Alitalia, a partire dalla revisione dei programmi di manutenzione, che potrebbe essere re-internalizzata con un risparmio di 120 milioni e il recupero di migliaia di lavoratori oggi in cassa integrazione, e dall’ottimizzazione della flotta, con 150 milioni di minori costi del leasing.

“Coloro i quali sono dell’opinione che Alitalia vada chiusa o venduta a pezzi – ha detto Montino -, evidentemente non tengono in considerazione la drammatica ricaduta sociale che ciò avrebbe sull’economia italiana e in particolare sulla Regione Lazio e sui comuni di Roma e Fiumicino”.

“Un paese come il nostro – aggiunge il sindaco – non può permettersi la perdita della compagnia che per anni ha rappresentato l’Italia nel mondo e non solo per un fatto d’immagine che ne uscirebbe devastata ma soprattutto per le enormi conseguenze che avrebbe sul Pil” e le “ricadute gravissime sull’occupazione e sul welfare in genere”.

Apprezzamenti sono stati espressi dai convenuti sulla capacità del Comune di Fiumicino di proporre un’analisi puntuale e approfondita, con strade possibili di soluzione. Ribadita anche la natuta bipartisan della proposta partita dal territorio, che ha visto insieme maggioranza e opposizione.