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Filippo Tortu, ‘Finalmente torno al Golden Gala per correre i 200 metri, aspetto il tifo di tutti’

7 giugno 2017 | 07:00
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Filippo Tortu, ‘Finalmente torno al Golden Gala per correre i 200 metri, aspetto il tifo di tutti’

A sole 48 ore dal Meeting romano, la freccia dei 100 metri azzurra non sta nella pelle. Non vede l’ora di esordire in Diamond League

Filippo Tortu, ‘Finalmente torno al Golden Gala per correre i 200 metri, aspetto il tifo di tutti’

Il Faro on line – Gli occhi del pubblico seduto sugli spalti sarà tutto puntato sul mezzo giro di pista. In quell’angolo dello Stadio Olimpico, mentre il Meeting della Diamond League sarà in pieno svolgimento, ci sarà un pezzo di azzurro. E per la prima volta, nella sua carriera, su questa distanza.

Filippo Tortu torna al Golden Gala, ma stavolta correrà i 200 metri. La giovane freccia dell’atletica italiana, che recentemente ha conquistato il suo primato personale a Savona, sui 100 metri, di 10.15, migliorando di 4 centesimi, il suo record precedente, realizzerà un piccolo sogno.

Da sempre, come ha anche testimoniato nella sua intervista ad Il Faro on line, rilasciata lo scorso mese di marzo, ha desiderato tornare a correre i 200. Pensando al suo mito. A Livio Berruti. E’ originale che un ragazzo della sua età prenda come modello un atleta lontano dai suoi tempi, ma probabilmente il campione olimpico di Roma ’60, gli somiglia. E Filippo adorava da bambino ammirarlo, mentre vinceva su quella distanza, nei film dedicato alle Olimpiade romane.

Con la casacca delle Fiamme Gialle addosso, il suo Gruppo militare di appartenenza, tornerà a gareggiare nella quarta tappa della Diamond League, dopo l’esperienza in staffetta del 2016: “Tornerò a gareggiare all’Olimpico, per correre i 200 metri”. Ha detto Tortu, in un suo piccolo intervento, all’interno di un video diffuso, dalla pagina ufficiale del Golden Gala, su Instagram: “Lo farò contro fantastici campioni”. Ha proseguito Filippo. Ce ne saranno di grandi, accanto a lui e sullo start.

Due medaglie olimpiche di grande valore, lo affiancheranno nel mezzo giro di pista. Lo faranno Christophe Lamaitre, vincitore del bronzo a Rio 2016 e Andre De Grasse, vicecampione olimpico in Brasile, su questa distanza. Invita il giovane vicecampione mondiale under 20, tutti i tifosi dell’atletica a partecipare, per spingerlo a mazzafionda, quando a cavallo del vento, dovrà sfrecciare direzione traguardo : “Sarà ancora più bello correre, con il vostro tifo. Vi aspetto numerosissimi”.

Ed all’interno di un evento intitolato ad una leggenda dei 200 metri, come Pietro Mennea, che fece 20.03 nel 1980, nella prima edizione del Meeting, l’emozione probabilmente, non sarà sempre la stessa, per chi accorrerà a vedere. Il desiderio di molti, sarebbe quello di poter ammirare di nuovo qualcuno, che sui 200 metri, mette a tacere il mondo. Filippo ha grandi qualità ed un carattere mite. I suoi tempi hanno siglato grandi prestazioni e soprattutto sui 100 metri, la sua gara regina.

Non li correrà però. Lo farà ai piedi della Curva Nord, partendo da un pezzo di Tevere, per i 200 del cuore. E laggiù sulla curva della pista, il pubblico lo prenderà per mano, per portarlo sul traguardo. Sarà primo? Non si sa. Ma Tortu ci prova. E magari, sul finire della gara, arrivando sotto la Monte Mario, ricorderà nella sua mente quel filmato leggendario di Berruti.

Lui vinse a Roma le Olimpiadi e Filippo comincia il suo cammino, verso le prossime, a Tokyo. La speranza dell’atletica italiana è che presto, la freccia gialloverde possa regalare grandi soddisfazioni ai colori azzurri.

Foto : Fidal