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Filippo Tortu fa 20.34 al Golden Gala e arriva poi l’infortunio alla caviglia

10 giugno 2017 | 07:00
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Filippo Tortu fa 20.34 al Golden Gala e arriva poi l’infortunio alla caviglia

Caduta post Meeting, ma non preoccupa i medici. Bendaggio per sette giorni e poi nuovi controlli. Resta nella storia dell’atletica, la sua prestazione pazzesca a Roma

Filippo Tortu fa 20.34 al Golden Gala e arriva poi l’infortunio alla caviglia

Il Faro on line – Non è di particolare gravità, l’infortunio post Golden Gala di Filippo Tortu. Un sospiro di sollievo non di poco conto, considerando la fenomenale prestazione della freccia gialloverde, al Meeting di atletica leggera, della Iaaf, nella serata di giovedì scorso.

Una settimana di prognosi, con benda. Escluse lesioni gravi

Si è ritrovato nella lista degli infortunati, dopo essersi slogato la caviglia sinistra, a causa di una caduta accorsa, mentre si trovava con gli amici, durante il post gara: “Abbiamo applicato un bendaggio, alla colla di zinco – ha dichiarato Andrea Billi, medico della Fidal – la dovrà portare per una settimana. Tra sette giorni lo rivedremo, per valutare lo sviluppo della situazione”. Non sembra tuttavia preoccupante, l’esito dei futuri controlli medici e Billi lo sottolinea: “Gli esami strumentali, a cui lo abbiamo sottoposto, ci portano ad escludere lesioni gravi”.

Il nuovo figlio del vento italiano, del 2000?

Il mondo dell’atletica leggera, che lo ha visto correre al Golden Gala, si augura che alla fine, tutto andrà per il meglio, per un talento unico, in questi anni 2000, di corse e di velocità. In pista, Filippo ha saputo tener testa, ai grandi velocisti del mezzo giro di pista. Ed alle 21,30, le emozioni della serata, si sono concentrate tutte su di lui. Lo aspettavano i 30 mila dello Stadio Olimpico e quando è arrivato il suo momento, gli amanti della disciplina, regina delle Olimpiadi, hanno spostato lo sguardo, sotto la tribuna Tevere.

Un sogno avverato, nei 200. Correre dove lo avevano fatto, Mennea e Berruti

All’inizio di essa, con la grande Curva Nord da accarezzare, per poter poi scivolare a mazzafionda, destinazione Monte Mario, Tortu ha saluto tutti, durante l’annuncio di Federico Bini, speaker del Golden Gala. A quasi 19 anni, da compiere il prossimo 15 giugno, il detentore del record italiano sui 100 metri, di 10,15, strappato a Savona, due settimane fa, si è trovato a vivere un sogno. E nei giorni precedenti, il desiderio di correre al Golden Gala, come farlo all’interno di un evento importante e su una pista battuta, da due grandi da lui ammirati, come lo stesso Mennea, insieme a Livio Berruti, ha preso per mano Filippo, portandolo laggiù sui blocchi di partenza. Pronto a scattare sui 200 metri.

Un’uscita dalla curva, di grande bellezza e velocità

E lo ha fatto. Ha tessuto una gara eccezionale. Ha accarezzato la curva della pista, lasciando tutti a bocca aperta. In mezzo alle medaglie olimpiche di Rio 2016, come Christophe Lamaitre, arrivato secondo sul traguardo a 20.02 e Andre De Grasse, che si è portato a casa, gli 8 punti preziosi del Meeting, conquistando la prima posizione, a 20.01, Tortu è uscito dalla curva, con grande bellezza atletica e fisica: “All’uscita della curva – ha detto Filippo, come indicato dal sito ufficiale della Fidal – ero in una posizione così buona, che mi sono sorpreso, chiedendomi che cosa stesse succedendo”. Anche gli spettatori, lo hanno fatto con lui ed hanno visto un prodigio esprimersi, sotto ai loro occhi. Ha dato l’impressione, l’atleta delle Fiamme Gialle, di prendersi una pesante e meritata probabilmente, eredità. Là sotto alla Curva Nord, dove campeggiava il nome del grande Pietro Mennea, inciso in comunicazione e marketing, sembra aver passato un testimone e battezzato un inizio.

Quarto posto, con 20.34. Quarta prestazione italiana e seconda under 20

Solo il futuro potrà rivelare se questi presupposti avranno un fondo di verità. Intanto, Filippo ha stupito ancora. Il suo andamento veloce e asciutto ha attratto a sé l’aria dell’Olimpico, riportandola a vortice su muscoli e gambe. Senza fiato, i tifosi romani e mondiali, seduti sugli spalti. Le attese sono state soddisfatte, seppur il vicecampione mondiale under 20, dei 100, non abbia vinto. Arrivato sotto la Monte Mario, è persino stato primo, per alcuni piccoli tratti di gara, mettendosi dietro De Grasse e Lamaitre. Poi, i due olimpici in Brasile sono scattati in avanti, lasciando Filippo al quarto posto. Ma, ha disegnato una gara memorabile. Una sensazionale prestazione a 20.34: “Confesso, che non mi aspettavo un tempo del genere – ha proseguito Tortu – sono partito molto forte, rispetto ai miei standard”.  Quarto in Italia ed in Europa, il suo tempo. Secondo, per la sua categoria di età, under 20, con pass strappato per i Mondiali di Londra. Tutti sperano tuttavia, che il suo infortunio alla caviglia, non comporti una dolorosa rinuncia. Considerando le dichiarazioni dello staff medico federale, sembra che Tortu salirà sull’aereo, destinazione Inghilterra.

A sei centesimi dal tempo di Andrew Howe. E l’obiettivo di correre sotto i 20,50, raggiunto ..

Aspettando il responso dei medici, il tempo sul traguardo è stato magnifico, rimbombato dallo speaker e accolto dall’atleta delle Fiamme Gialle con un grande applauso, per sé e per lo Stadio Olimpico: “Sono contentissimo. Questa sera, non sono riuscito tuttavia, a vedere margini di miglioramento. L’atmosfera era pazzesca. Avvicinare il tempo di Andrew Howe, fare lo standard per Londra e correre con Lamaitre, al mio fianco .. è stato super emozionante e mi riempie di sicurezza!”. Solo sei, sono i centesimi che separano il crono di Filippo, da quello ottenuto da Howe. Ed il campione italiano dei 100 metri voleva scendere sotto i 20.50 e lo aveva detto, in conferenza stampa.

Un passaggio di testimone, tra Mennea e Tortu? Solo il tempo potrà dirlo ..

E’ riuscito a farlo, freccia gialloverde Tortu e nella mente degli appassionati di atletica, ci sarà la sua immagine al Golden Gala. Veloce, progressiva e asciutta, all’uscita di una curva nord, su cui campeggiava il nome di Mennea.