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#Sudpontino, tra la crisi idrica e il silenzio dei sindaci, arriva la risposta dell’Otuc

12 giugno 2017 | 14:00
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#Sudpontino, tra la crisi idrica e il silenzio dei sindaci, arriva la risposta dell’Otuc

Antonio Villano: “Finora però nessun provvedimento è stato preso nei confronti del gestore per la situazione critica ben nota ma mai affrontata con il necessario impegno.”

#Sudpontino, tra la crisi idrica e il silenzio dei sindaci, arriva la risposta dell’Otuc

Il Faro on line – L’Otuc – Organismo tutela utente dell’Ato4 di Latina- è intervenuto sulla questione della crisi idrica che sta duramente colpendo il sud pontino.

“Come avviene da qualche anno, l’intera provincia, e in particolare il sud pontino, ai primi caldi si ritrova a
dover fare i conti con la crisi idrica.- comincia il presidente Otuc, Antonio Villano.-

Quest’anno la situazione è ancora più grave a causa delle scarse piogge per cui si sente parlare di razionamento dell’irrigazione dei campi, serbatoi a secco, interruzioni a singhiozzo della distribuzione.

Danni per l’agricoltura, per il turismo e per tutti i cittadini disagi a non finire.

Che la siccità possa definirsi un imprevisto è assurdo, considerato quanto avvenuto in passato. Inoltre, basta verificare le carte per capire che di imprevisto non si può parlare.

Infatti, nella Conferenza dei Sindaci del 20 dicembre 2016 venne illustrato il programma degli interventi con relazione descrittiva delle criticità, crono programma e predisposizione degli interventi per il periodo 2016-2019.

In allegato, venne anche fornito il quadro degli investimenti programmati per il 2014-15, distinti per comune, e quelli effettivamente realizzati.

Si passa dai 42 milioni previsti a 22 circa realmente effettuati.

Come è stato possibile che il gestore abbia potuto autonomamente decidere di effettuare determinate opere ed escludere e/o modificarne altre?
Che tipo di controlli sono stati effettuati sulla realizzazione delle opere programmate? Qualcuno dei Sindaci dell’epoca aveva almeno letto questi dati?

Infine, la domanda principe: come è possibile che la Conferenza dei Sindaci abbia approvato questo piano senza chiedere spiegazioni, sanzionare il gestore, chiedere i danni?

Le conseguenze si sono viste con le crisi idriche degli anni passati, ma parlare ancora di emergenza straordinaria è ridicolo.

Nel frattempo, quali iniziative hanno preso i Sindaci per stimolare il gestore a risolvere il problema con la massima urgenza?

È vero che sono stati individuati lavori di contenimento con un nuovo impianto ai XXV Ponti (Itri) che dovrebbe fornire 100 l/secondo, ma solo adesso il gestore si è attivato facendo partire la gara d’appalto per iniziare i lavori!

Finora però nessun provvedimento è stato preso nei confronti del gestore per la situazione critica ben nota ma mai affrontata con il necessario impegno.

Infine, conclude Antonio Villano, i Sindaci come mai non hanno emesso almeno un’ordinanza vietando usi irrigui per l’acqua potabile? E come mai non hanno realizzato in sinergia con il gestore una attenta verifica per scovare gli allacci abusivi che costituiscono in provincia il 20% della risorsa idrica?”