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Elezioni ad #Ardea, Fasoli ‘Soddisfatta del risultato’

15 giugno 2017 | 07:05
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Elezioni ad #Ardea, Fasoli ‘Soddisfatta del risultato’

La candidata sindaco: “Ora si dovrà lavorare sodo per il prossimo futuro perché si ha bisogno di un netto cambio generazionale”.

Elezioni ad #Ardea, Fasoli ‘Soddisfatta del risultato’

Il Faro on line – “Dopo anni di politica gestita da soliti amministratori credo che sia iniziata l’inizio della loro fine. Quest’anno siamo scesi in campo otto candidati Sindaco e secondo le mie riflessioni questo è già stato un primo segnale” – lo dichiara Monica Fasoli, candidata sindaco del Movimento Civico Liberiamo Ardea.

“Come tutti sappiamo è stata una tornata elettorale composta da sole liste civiche, questo ha cercato per alcuni di confondere le idee agli elettori ma alla fine non essendoci un vero cartello di partito composto da candidati credibili la gente ha scelto di porre tutta la sua fiducia al Movimento 5 stelle.

Il ballottaggio era prevedibile perché lo schieramento della liste collegate ad Alfredo Cugini era un concentrato di tutti o quasi tutti i candidati che da sempre sono i maestri della politica, ma che guardando i risultati ad oggi hanno perso il 50% dei consensi, probabilmente anche loro dovranno accettare la stanchezza dei cittadini e il solito voto di scambio inizia a perdere fascino.

Per quanto riguarda la mia posizione per essere un primo ingresso con una lista nata da una manciata di mesi sono soddisfatta del risultato. Questo mi da motivo di seguitare a lavorare per il territorio e lavorare su un futuro progetto, migliorare e strutturare meglio il movimento.

Questa esperienza è stata per me un mettere il primo mattoncino in politica, ora si dovrà lavorare sodo per il prossimo futuro perché ad Ardea si ha bisogno di un netto cambio generazionale ed è stato dimostrato che due liste civiche collegate a due candidati Sindaco sconosciuti e senza mezzi hanno portato alle urne 1100 voti, questo dimostra che volontà e competenza oggi iniziano ad essere più importanti delle solite promesse elettorali” – conclude la Fasoli.