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#Vodafone, il giorno della grande protesta

20 giugno 2017 | 07:00
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#Vodafone, il giorno della grande protesta

Doppia manifestazione: la mattina al Ministero del Lavoro, il pomeriggio a Montecitorio.

#Vodafone, il giorno della grande protesta

Il Faro on line – I lavoratori della Vodafone si ritroveranno oggi a manifestare davanti al Ministero del Lavoro e davanti a Monteciotrio per sensibilizzare la politica su quella che – a detta dei Cobas – è una campagna discriminatoria all’interno della stess azienda nei confronti del personale che negli anni ha fatto causa e l’ha vinta.

Motivo del contendere, alla baase di tutto, è una vicenda che dal 2007 ad oggi ha visto il colosso multinazionale delle Tlc confrontari anche in sede di tribunale contro un folto gruppo di lavoratori di varie sedi italiane.
Secondo i Cobas la vicenda si può riassumere per capitoli:
1. Ceduti illegalmente (si parla di una cessione di ramo d’azienda, contestata dai lavoratori; 2.reintegrati per ordine della magistratura (condanna a Vodafone in Cassazione per Cessione di Ramo d’Azienda illegittima); 3. Licenziati illegalmente; 4. reintegrati con nuovo ordine della magistratura (condanna a Vodafone in Cassazione per licenziamenti discriminatori e ritorsivi); 5. disatccati e isolati da tutto il resto dei dipendenti Vodafone; 6. trasferiti.

“Sono sempre più numerosi tra i lavoratori – affermano i Cobas – i casi di riconoscimento della malattia professionale per disagio psicologico che questo calvario di ritorsioni ha causato e continua a causare. L’ultima azione riguarda trasferimenti che partiranno il 10 luglio prossimo”.

Due presìdi, dunque, ai quali ha dato il proprio sostegno l’on. Stefano Fassina. Due manifestazioni in concomitanza con lo sciopero nazionale Vodafone indetto dai Cobas Lavoro privato.

Il primo in via Fornovo, sotto al Ministero del Lavoro, dalle 10 a mezzogiorno. “Verrà presentato un esposto – dicono i Cobas – per richiedere l’intervento degli organismi ispettivi a verifica di 10 anni di vessazioni da parte di Vodafone Italia, che oggi proseguono con il trasferimento discriminatorio da Ivrea a Milano di chi ha vinto cause di reintegro e di chi ha esenzioni alla risposta telefonica per problemi di salute”.

Il secondo appuntamento ci sarà in piazza Montecitorio dalle 15 alle 17 per “richiedere a tutte le forze politiche una doverosa presa di posizione su questa vicenda”.