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La Confederations Cup consegna alla Germania, il ranking Fifa

6 luglio 2017 | 18:10
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La Confederations Cup consegna alla Germania, il ranking Fifa

Un sistema forte e organizzato permette ai tedeschi di primeggiare. Prima squadra e under 21, vincono

La Confederations Cup consegna alla Germania, il ranking Fifa

Il Faro on line – La Germania insegna ancora, nel calcio. E l’ultimo traguardo raggiunto è quello della cima del ranking Fifa.

Dopo il trionfo, già 4 anni fa in Brasile, in Coppa del Mondo, post restayling di stadi e sistema del pallone, che aveva proiettato i tedeschi al vertice del calcio mondiale, in gioco, organizzazione interna e mentalità, è arrivata nel 2017, la vittoria della Nazionale Under 21 in Polonia, che ha vinto il trofeo continentale di categoria.

E’ notizia di giornata, che come frutto dei prestigiosi traguardi sportivi conquistati, la Germania si trova lassù a primeggiare e a guardare le altre nazionali, dall’alto al basso. E’ prima per la classifica generale della Fifa. E ci torna dopo due anni. E’ la Nazionale di Low, ad aver ottenuto l’oro del calcio mondiale, ancora una volta.

Ha appena vinto la Confederations Cup. Anche quella e lo ha fatto, vincendo sul Cile per 1 a 0. Lo scorso 2 luglio, a porta vuota, Stindl ha trafitto i sudamericani e ha strappato a Vidal e compagni, il sogno di portarsi a casa la Coppa.

Ma il merito, tuttavia, va all’intero sistema tedesco. Il primo posto, nella graduatoria mondiale, fa riferimento ai successi in campo, in questo anno 2017, provenienti dalle retrovie organizzative, che alle spalle del campo, macinano perfezione e ordine. La prima squadra ha potuto vincere ancora in Confederations Cup, grazie ai ricambi di un settore giovanile, florido. Ed è per questo che i giovani dell’Under 21 sono saliti sul primo gradino del podio, agli ultimi Europei a loro riservati.

Vince in entrambi i fronti, la Germania, allora. Segno che i teutonici padroneggiano, su entrambi i fronti calcistici. Anche come organizzazione. Probabilmente, il segreto sta tutto qui.

Dopo la cocente delusione, agli Europei di Olanda, i tedeschi si sono messi a tavolino, ridisegnando l’intera lega. E con l’assegnazione del Mondiale del 2006, vinto dall’Italia a Berlino, la Bundesliga ha trionfato post evento, ripartendo dalla costruzione di nuovi stadi. Tutti di proprietà e tutti avveniristici, di quarta e quinta generazione e pure oltre. Un punto a favore, per i tedeschi, che accanto agli impianti immobiliari, punti di forza in bilancio, hanno saputo mettere mano ai vivai e curare il calcio interno, con gli asset delle realtà sociali e sportive. Tecnici competenti hanno lavorato affinchè i giovani potessero crescere ancora e il brand della stessa Bundesliga è andato oltre confine e tutto intero. Conquistando anche i mercati esteri, soprattutto quelli asiatici, dove la lancetta degli investimenti si è spostata. Il richiamo degli sponsor esteri ha fatto il resto, applicando addosso alle parete degli stadi, naming stranieri.

Da questo importante cambiamento avvenuto, arrivano oggi, i successi sportivi ricercati. E’ un gioiello, il calcio tedesco. Corteggiato e ammirato dalle maggiori multinazionali, che riempiono le casse delle squadre di Germania, con maggiori finanziamenti e ricavi preziosi. Se ne vanno tutti lì, questi ultimi. Ad ampliare e migliorare, il sistema interno.

E dunque, ecco la forza della Bundesliga. Panzer in finanza, economia e sistema. E il calcio tedesco se ne sta lì, ora. In cima, al ranking Fifa Coca Cola. L’Argentina si prende il bronzo in graduatoria e la Spagna esce dalla Top Ten, scendendo fino all’undicesima posizione, davanti all’Italia, dodicesima. Il sogno azzurro è quello di poter crescere e migliorare, come hanno fatto i tedeschi. E il pallone italiano dimostra di poterlo fare. I suoi numeri di sistema presentati alcuni mesi fa, lo testimoniano. Ha tutte le potenzialità per farlo ed è in cammino .. .