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Fantozzi (Pd) ‘#Ladispoli non è e non sarà mai il laboratorio della Lega’

9 luglio 2017 | 09:05
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Fantozzi (Pd) ‘#Ladispoli non è e non sarà mai il laboratorio della Lega’

L’esponente: “La Città accoglie tutti, anche Salvini, ma senza strumentalizzazioni”.

Fantozzi (Pd) ‘#Ladispoli non è e non sarà mai il laboratorio della Lega’

Il Faro on line – “Ladispoli è una città aperta e accogliente, talmente aperta da dare il benvenuto anche al Segretario della Lega Nord Matteo Salvini”, dichiara nel corso di un suo intervento Fabio Fantozzi (Pd).

“Come Partito Democratico – prosegue Fantozzi – siamo ben lieti di vedere esponenti politici nazionali visitare la nostra amata città e riteniamo legittimo che il leader di partito che ha riscosso un buon successo nell’ultima tornata elettorale venga a festeggiare la vittoria”.

“Ciò non toglie – sottolinea l’esponente Pd – che sentiamo il dovere di mettere in guardia i cittadini da facili strumentalizzazioni e di contrastare con la forza della ragione le parole e le idee di cui l’on. Salvini si fa portavoce”.

“Non è difficile comprendere le ragioni del tour dell’esponente leghista. Si avvicinano le elezioni politiche e il centrodestra è ancora diviso tra due componenti nettamente diversi: quella liberale e filoeuropeista di Forza Italia e quella lepenista sovranista e antieuropeista della Lega e di Fratelli d’Italia”, prosegue l’intevento.

“I sondaggi le danno quasi appaiate e lo scontro per la scelta del leader tra Salvini e il redivivo Berlusconi continuerà ancora per molto. Ecco, Salvini cerca visibilità nazionale e non crediamo sia molto interessato ai problemi e alle esigenze dei cittadini di Ladispoli. D’altronde – afferma Fantozzi – si sente già l’eco dei soliti slogan da osteria che facciamo fatica a riportare”.

Ladispoli non è e non sarà mai il laboratorio della Lega, che nelle regioni del centrosud è conosciuta con la formazione “Noi con Salvini”. La nostra città – dichiara Fantozzi – non si presta a nessuna strumentalizzazione operata dall’esterno né tantomeno da chi non conosce la realtà del territorio”.

“Pertanto invitiamo Salvini a venire più spesso e trattenersi a conoscere la nostra accogliente e multietnica Ladispoli, nata proprio dall’incontro e dalla fusione di cittadini provenienti da diversi parti di Italia, d’Europa e del mondo. Non esiste il ladispolano doc – prosegue l’intervento – così come non esiste il prototipo genetico di italiano: siamo tutti migranti e figli di migranti, siamo della stessa specie umana sempre più interconnessa in un mondo globalizzato”.

“Ladispoli ha conosciuto fenomeni migratori ben più importanti in passato. Negli anni ’80 – afferma Fantozzi – ha ospitato gli ebrei russi in transito verso Israele e Stati Uniti, ricollocati tramite l’American Joint:abbiamo raggiunto picchi di 6000 presenze su una popolazione che allora non contava nemmeno 15mila persone. Sono stati fonte di ricchezza non solo culturale ma anche materiale per le tasche di tanti ladispolani. Abbiamo accolto i cileni in fuga, gli immigrati della crisi albanese e i polacchi del collasso sovietico”.

“Salvini venga dunque a visitare la nostra bella realtà, si confronti con i migranti e le migliaia di cittadini che si sono integrati nel nostro tessuto sociale. Invece che parlare degli stranieri, ignorando ad arte i dati del fenomeno migratorio, venga a parlare con i diretti interessati. Forse – afferma Fantozzi – scoprirà un mondo che gli aprirà nuovi orizzonti o forse continuerà a sfruttare le paure innate delle persone, parlando alla pancia e agitando spauracchi e fantasmi per raccogliere consensi”.

“Al di là delle paure razziste e dei pregiudizi, degli slogan ad effetto, c’è una Ladispoli che crede nel valore della diversità, una città aperta e solidale, e che sarà presente il giorno della visita dell’esponente leghista, con i suoi valori umani e democratici. Una città che antepone la speranza e la condivisione alla paura e all’odio, una città che accoglie tutti, compreso Salvini”, conclude l’intervento.