#Roma, quelle case popolari… che costano come appartamenti di lusso

9 luglio 2017 | 08:32
Share0
#Roma, quelle case popolari… che costano come appartamenti di lusso

Via Apiro- via Camerata Picena e Largo Montedinove, storia di trasferimenti di proprietà tra società, Campidoglio che non interviene, e persone disagiate che rischiano di perdere tutto.

Il Faro on line – Una questione spinosa che attualmente è diventata un roveto dal quale può essere molto complicato uscirne. Una storia che è finita nel calderone dei problemi ereditati dalle pregresse amministrazioni nelle mani, anzi nelle carte di Virginia Raggi.

La storia

Nell’anno 1980 veniva approvato dalla Regione Lazio il primo piano per l’edilizia Economica e Popolare finanziato dal Consiglio d’Europa. Il Comune di Roma in ottemperanza al Decreto Regionale stipulava la convenzione del 20.12.1983 con la B.I.G. 1981 S.r.l. per la durata della concessione in 99 anni per la realizzazione di una serie di alloggi ad uso abitativo e di locali ad uso commerciale in zona Castel Giubileo. Un comprensorio sito in via Apiro- via Camerata Picena e Largo Montedinove

Al completamento degli immobili, così come previsto dalla convenzione, dopo l’autorizzazione fondamentale ed esplicita da parte del comune di Roma, la B.I.G. trasferiva il diritto di superficie all’Assicurazione SAI. Durante gli anni la SAI e Fondiaria assicurazione fusero le società e di fatto il diritto di superficie passava alla Assicurazione Fondiaria Sai. Il che era temporaneamente a norma.

Nel 2011 esattamente il 29 dicembre la FondiariaSai avrebbe concesso gli immobili, ma – ed è questo il punto nodale contestato in sede di Municipio – senza nessuna richiesta agli atti del comune di Roma, alla società privata Immobiliare Castel Giubileo srl. Un mese prima la FondiariaSai chiedeva il fallimento della società.

A quel punto la società immobiliare metteva in vendita gli appartamenti assegnati a inquilini disagiati avvalendosi della Toscano Immobiliare, la quale svolgendo seriamente il servizio appurava che i locali erano invendibili, in quanto facenti parte degli alloggi di Edilizia Popolare.

A quel punto aumentano gli affitti vertiginosamente nonché le spese condominiali, concedono i terrazzi per l’installazione di trasmettitori e ripetitori, quindi ricavando altri introiti. Arrivando al dunque, i locatari ai quali ab initio erano stati assegnati gli alloggi popolari versando allora in difficili condizioni economiche, con l’incremento degli affitti, oggi versano in gravissime condizioni, in quanto divenuti morosi a causa dell’insostenibilità delle spese.

Allertati dalle preoccupazioni dei condomini si muovono alcuni consiglieri (Bonelli, Bono, burri, Caviglioli, Cicala, Di Giacinti, Di Giamberardino, Evangelista. Leoncini, Liuzzi, Locatelli, Marchionne, Michelangeli, Monaldi, Moretti, Novelli, Rampini, Rauccio, Said Abdel Aziz, Tiranti ) del III Municipio i quali hanno accertato che gli alloggi sono stati trasferiti all’Immobiliare Castel Giubileo srl senza la necessaria e fondamentale autorizzazione del Comune di Roma, e conseguentemente hanno chiesto alla Sindaca Virginia Raggi di ristabilire l’ordine e di esercitare il diritto sui vincoli della convenzione. Essendo tra l’altro pronunciatasi a favore l’avvocatura del Comune l’11 agosto 2015 n. prot. Rf 65031/2015 fascicolo 33641.