#Ardea, disabilità, una consulta fantasma

18 luglio 2017 | 16:42
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#Ardea, disabilità, una consulta fantasma

Riprendiamoci i nostri diritti: “Chiediamo che sia concluso con urgenza l’iter stabilito, attraverso la convocazione da parte del sindaco”.

#Ardea, disabilità, una consulta fantasma

Il Faro on line – Il comitato “Riprendiamoci i nostri diritti” Ardea, a seguito di una battaglia durata quasi due anni, riusci’, durante la scorsa amministrazione a ottenere una delibera di consiglio per il riconoscimento di una consulta cittadina sul tema della disabiltà.

Organi di questa natura sono attivi in molti comuni e rappresentano un fiore all occhiello per la collaborazione tra cittadini e ente. “Le politiche sociali sono il nostro settore di impegno e crediamo che l’esistenza di una consulta tematica possa essere un grande valore per i cittadini disabili e le loro famiglie, troppo spesso sole, e che in fondo possa solo fare bene alla comunità intera” – afferma il comitato.

“Pe questo dopo mesi di attesa ci siamo convinti a scrivere al nuovo sindaco per sollecitare la convocazione della consulta, così che possa cominciare a esistere ed essere una nuova realta’ nel territorio di Ardea.

“Il consiglio comunale di Ardea, infatti, ha deliberato l’autorizzazione di una consulta cittadina per il superamento dell’handicap; secondo il regolamento condiviso con l’allora commissione competente, li comune ha effettuato un avviso pubblico per raccogliere le richieste di partecipazione dei cittadini interessati attraverso busta chiusa.

Sempre secondo tale regolarmente la consulta per essere avviata ha bisogno di una prima convocazione da parte del sindaco o suo delegato, e in quella stessa sede eleggere i suoi organismi interni, e divenire autonoma e autosufficiente.

Le buste coi nomi dei richiedenti dovrebbero essere già in possesso dell ‘ente, cosi’ come è a disposizione il regolamento votato. Chiediamo – conclude il comitato – che sia concluso con urgenza l’iter stabilito, attraverso convocazione da parte del sindaco o suo incaricato e dare cosi’ il via alla consulta cittadina”.