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#Alitalia. Gubitosi, ‘il 2 ottobre le offerte vincolanti’

27 luglio 2017 | 08:39
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#Alitalia. Gubitosi, ‘il 2 ottobre le offerte vincolanti’

L’impegno: ‘La vogliamo risanare, per venderla bene e in fretta’

Alitalia. Gubitosi, ‘il 2 ottobre le offerte vincolanti’

Il Faro on line – “Stavolta è diverso. Abbiamo pochi mesi di tempo: Alitalia la vogliamo risanare, per venderla bene e in fretta”, “lunedì renderemo pubblico il bando, con le richieste di invio delle offerte vincolanti. Questa fase si concluderà il 2 ottobre. A quel punto capiremo meglio gli orientamenti del mercato”. Lo afferma in un’intervista a Repubblica Luigi Gubitosi, uno dei tre commissari della compagnia. Sul fatto che Alitalia si possa salvare il manager non ha dubbi e illustra come.

“L’ipotesi privilegiata è quella di una vendita unitaria”, spiega. “Vedremo chi si sarà fatto avanti, ci sarà una fase negoziale e alla fine si tireranno le somme. Nel frattempo andrà avanti la nostra gestione commissariale, caratterizzata da discontinuità e determinazione”.

“Io, Laghi e Paleari abbiamo background diversi, ma finora abbiamo registrato piena identità di vedute su un duplice obiettivo: risanare l’azienda e rispettare i tempi stretti della procedura. Dobbiamo e possiamo farcela, a condizione che si abbandonino le vecchie pratiche del passato”, sottolinea. “L’instabilità manageriale, come quella azionaria, è stata senz’altro un elemento negativo.

Negli ultimi dieci anni la compagnia ha avuto una dozzina di capi azienda, oltre uno all’anno. Tranne qualche lodevole eccezione, la qualità del management non è stata elevata, a giudicare dai risultati”.

Gubitosi rileva che “in Italia le low cost sono state aiutate più che in altri Paesi europei. Per questo chiediamo alle autorità politiche nazionali e locali che ci sia piena trasparenza sui contributi concessi e pari opportunità commerciali”.

Quanto ai rapporti coi sindacati, il commissario vede “un atteggiamento responsabile”, del resto, aggiunge, “questa azienda non la possono salvare tre persone, per quanto volenterose, ma la devono salvare in dodicimila”.

Per la compagnia registra una situazione in miglioramento: “La fase più critica del post referendum l’abbiamo superata: la crisi di sfiducia, il crollo dei biglietti. Il trend si è invertito: sulle tratte intercontinentali siamo sopra all’anno scorso, i voli per il Nord e il Sud America sono pieni, le prenotazioni dei prossimi mesi sono incoraggianti”.