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Da Centocelle a Tunisi, la paladina della parità di genere

Il parlamento tunisino ha approvato all'unanimità la legge contro la violenza e i maltrattamenti sulle donne e per la parità di genere.

Da Centocelle a Tunisi, la paladina della parità di genere

Il Faro on line – L’emancipazione delle donne della Tunisia ha una madrina “romana”. Imen ben Mohamed è nata in Tunisia nel 1984 ma è cresciuta a Roma nel quartiere di Centocelle. All’età di 15 anni si è infatti trasferita insieme alla famiglia a Roma per motivi politici, dove è cresciuta e si è Laureata in Cooperazione Internazionale allo Sviluppo Economico all’Università La Sapienza.

È stata eletta, con il partito Ennahdha, nel 2011 all’Assemblea Nazionale Costituente tunisina, dove ha partecipato a scrivere la nuova Costituzione democratica per la nuova Repubblica, dopo la rivoluzione del Gelsomino, ed è stata anche membro dell’assemblea consigliare del Union du Maghreb Arabe (UMA).

Nelle elezioni legislative del 2014 è stata ricandidata come capo lista per il partito Ennahdha in Italia, ed è stata riconfermata come membro del parlamento tunisino, attualmente membro della commissione “Diritti, Libertà e Affari Esteri” ed è anche Membro dell’Assemblea Parlamentare dell’Unione per il Mediterraneo (AP-UpM). Oggi festeggia la promulgazione della legge contro la violenza sulle donne.

Dopo un iter parlamentare accidentato e ostacolato da rinvii che avevano fatto temere un fallimento, il parlamento tunisino ha approvato all’unanimità con 146 voti a favore la legge organica contro la violenza e i maltrattamenti sulle donne e per la parità di genere.

Quarantatrè articoli divisi in 5 capitoli per fornire misure efficaci per lottare contro ogni forma di violenza o sopruso basato sul genere. Il testo ha l’obiettivo di garantire alla donna il rispetto della dignità e assicurare l’uguaglianza tra i sessi, garantita dalla Costituzione, attraverso un approccio globale basato sulla prevenzione, la punizione dei colpevoli e la protezione delle vittime. La legge punta inoltre ad eliminare ogni forma di disuguaglianza tra i sessi anche sul lavoro.