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Cronaca Locale
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Arriva la fitodepurazione a #TestadiLepre

31 luglio 2017 | 07:55
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Arriva la fitodepurazione a #TestadiLepre

Caroccia: “Realizzeremo un impianto ad alta sostenibilità ambientale”

Arriva la fitodepurazione a #TestadiLepre

Il Faro on line – Non è certo sfuggito ai cittadini il cartello nuovo di zecca che segnala la ripresa dei lavori per la costruzione del nuovo impianto di depurazione a Testa di Lepre. Il cantiere è già aperto e sono cominciate la pulitura della zona e l’allestimento dell’area per il completamento di un’opera davvero necessaria per questa località del Comune, dove i servizi sono al limite dell’essenziale.

E’ doveroso parlare di completamento però, perché i lavori per la realizzazione di questo depuratore sono cominciati, in verità, nell’aprile del 2013, quando la precedente amministrazione ha assegnato l’appalto alla ditta prima classificata nella graduatoria per l’aggiudicazione del bando di gara. Intanto il Comune, che era entrato in possesso del terreno già nel novembre 2011, si era occupato della progettazione e aveva ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie alla costruzione dell’opera. Poi una serie di intoppi, prima con la sospensione dell’appalto, poi, a metà cantiere, con la rescissione unilaterale del contratto da parte della ditta appaltatrice.

E, come sempre accade in questi casi, le pratiche burocratiche hanno allungato di un tempo indefinito la ripresa dei lavori, fino al 5 luglio scorso, quando – ufficialmente – la ditta seconda classificata nella graduatoria, ha ricevuto le chiavi del cantiere e ha dato inizio ai lavori. Tempi previsti per il completamento dell’opera? 120 giorni. “Per i primi di novembre – afferma l’assessore ai Lavori Pubblici Angelo Caroccia – dopo i necessari collaudi tecnici e amministrativi, il nuovo depuratore entrerà in funzione, prendendo in carico la depurazione delle acque di scarico del borgo di Testa di Lepre”.

Attualmente, infatti, i reflui della zona sono trattati da un impianto di depurazione esistente, di proprietà privata per il quale il Comune paga un canone annuo. Il depuratore in questione, infatti, è stato autorizzato e costruito a uso esclusivo dello stabilimento lattiero-caseario “Cooperativa latte Aurelia” già esistente e solo successivamente ed eccezionalmente sono stati autorizzati gli scarichi dei reflui domestici.

Ma questa soluzione ‘provvisoria’ è giunta agli sgoccioli: l’impianto non è in grado di ricevere nuove utenze, è sottodimensionato rispetto alla popolazione del borgo, e comincia ad essere obsoleto. “Quello che lo andrà a sostituire – spiega Caroccia – è un impianto di nuova generazione dagli elevati standard qualitativi e sicuramente più ecologico: si tratta, infatti, di un impianto di fitodepurazione che sfrutta le naturali capacità depurative delle piante tipiche degli ambienti umidi, per trattare le sostanze inquinanti presenti nei reflui”. Una struttura che segna quindi un passo avanti in direzione della sostenibilità ambientale, ma anche una prima risposta alle tante esigenze dei residenti della zona.

Pulire con le piante è meglio: i vantaggi della fitodepurazione

Cos’è la fitodepurazione? E’ un sistema di purificazione naturale delle acque di scarico domestiche, agricole e talvolta industriali, costituito da un bacino impermeabilizzato riempito di ghiaia e piante acquatiche. L’azione combinata del materiale ghiaioso e dei vegetali produce, all’uscita, esclusivamente acqua depurata a norma di legge, senza alcuna formazione di fanghi.

Il tutto grazie all’azione sinergica degli elementi presenti e dei microrganismi che si creano all’interno del letto di ghiaia, in grado di mettere in atto reazioni biochimiche di degradazione delle sostanze presenti nei reflui. Le piante forniscono l’ossigeno necessario alle reazioni e partecipano attivamente all’eliminazione degli inquinanti, ma solo alcune specie vegetali possono essere impiegate negli impianti di fitodepurazione: la cannuccia di palude, la tifa, la carice e il giunco.

I vantaggi di questo sistema? Moltissimi, a partire da un’eccellente rispondenza ai criteri di ecocompatibilità e sostenibilità ambientale. Le rese depurative della fitodepurazione sono conformi alla normativa vigente e questa efficienza si collega ad una notevole semplicità costruttiva e gestionale degli impianti. I costi sono contenuti sia nella realizzazione che nella manutenzione, non c’è l’emissione di cattivi odori e le acque di scarico possono essere riutilizzate per l’irrigazione. In certi casi, inoltre, la fitodepurazione può riqualificare aree degradate, creando ambienti dotati di una certa valenza ecologica, che riproducono i processi naturali degli ecosistemi delle aree umide.