Il modello standard

Il cuore della materia. Di cos’è fatto tutto ciò che vediamo?

9 agosto 2017 | 10:00
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Il cuore della materia. Di cos’è fatto tutto ciò che vediamo?

I fisici hanno elaborato una teoria chiamata Modello Standard che vuole descrivere sia la materia sia le forze dell’Universo

Il cuore della materia. Di cos’è fatto tutto ciò che vediamo?

Il Faro on line – Ciò che vediamo non è come ci appare, ma è il risultato dello scontro tra particelle. I fisici hanno elaborato una teoria chiamata Modello Standard che vuole descrivere sia la materia sia le forze dell’Universo. La peculiarità di questa teoria consiste nella capacità di descrivere tutta la materia in conformità a poche particelle e delle loro interazioni fondamentali (interazioni forte, debole, elettromagnetica e gravitazionale), ovvero il modo in cui interagiscono.

Il sistema sostiene che le particelle fondamentali si suddividano in due gruppi i Quark e i Leptoni, ogni gruppo è composto da sei elementi chiamati sapori, e che ci siano quattro “messaggeri” di forza (mediatori di forza).

Il modello standard è una teoria valida visto che grazie a degli esperimenti è stato confermato con la massima precisione, tuttavia questo sistema non spiega tutto come la forza di gravità.

Ma come si trovano le particelle?

Le particelle sono create da raggi cosmici, reazioni nucleari e acceleratori di particelle.

Al Cern di Ginevra si usa un acceleratore di particelle, l’Lhc, per far “scontrare” queste contro blocchi di materia per creare un nuovo fascio di particelle.

La materia che ci circonda è composta solo da tre tipi di particelle protoni, elettroni e neutroni.

A livello del modello standard sono altre le particelle fondamentali che poi andranno a formare la materia, compresi neutroni, protoni ed elettroni, i quark up e down (costituenti del neutrone del protone) e il leptone elettrone.

Ma perché il modello standard introduce nuove particelle oltre a quelle fondamentali?

Storicamente studiando i meccanismi attraverso i quali le particelle interagiscono (1950), i fisici hanno scoperto nuove inaspettate particelle il Muone e il Kaone.

In seguito dal 1974 al 1997 quasi tutte le altre particelle teoriche che furono previste del modello standard furono osservate.

Questa visione del modello contiene tutta l’innovazione fisica del XX secolo e fu ultimato negli anni novanta, ma fu ampliato nel 2012 quando fu scoperto il Bosone di Higgs la famosa <particella di Dio> scoperta al Cern di Ginevra.

A questo punto la teoria del modello standard sembra una teoria completa, ma nonostante ciò individuare tutti i suoi elementi ha richiesto la produzione di energie altissime che ricreano condizioni dell’Universo a pochi secondi dal suo inizio, subito dopo il Big Bang.

Anche se il modello sembra, così completo i ricercatori continuano a cercare nuove particelle, sia sotto il Gran Sasso nei laboratori dell’Infn sia al Cern, e chi sa se tra quelle misteriose particelle che ancora si nascondono non si trovi la particella che potrebbe spiegare con un’unica legge tutto il Cosmo, la Teoria del tutto?