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#Civitavecchia, detenuto da fuoco alla cella

5 settembre 2017 | 07:49
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#Civitavecchia, detenuto da fuoco alla cella

La polizia penitenziaria costretta a intervenire con bombole d’ossigeno e maschere antigas.

#Civitavecchia, detenuto da fuoco alla cella

Il Faro on line – “Apprendiamo che anche ieri vi è stato purtroppo un evento critico: questa volta presso il Nc Civitavecchia , infatti, intorno alle ore 15,30 un detenuto italiano G.M affetto da patologie psichiatriche, accertate da tempo e già sottoposto ad osservazione psichiatria a norma dell 112 DPR 230/2000, per la seconda volta ha incendiato la sua cella posta presso la sezione infermeria” –  lo afferma in una nota il segretario Responsabile Fns Cisl NC Civitavecchia Francesco Ciocci.

“La coltre di fumo ha interessato tutta la sezione detentiva e il Personale di Polizia Penitenziaria è dovuto intervenire con bombole di ossigeno e maschere antigas per sgombrare tutta la sezione detentiva per mettere in salvo gli altri detenuti, compreso il piromane, che al moneto dell’incendio era chiuso in cella e lamentavano difficoltà respiratorie.

Domato l’incendio e ripristinata la sicurezza, il piromane è stato condotto in cella di sicurezza dove iniziava a dare in escandescenza o per poi aggredire con calci e pugni i poliziotti che lo stavano soccorrendo. Due unità della penitenziaria sono state trasportate presso l’ospedale di Civitavecchia per intossicazione e per le ferite cagionate dal piromane a seguito dell’aggressione. Anche il detenuto piromane è stato trasportato in ospedale per le ustioni riportate a seguito del suo incendio.

Ancora una volta si rimarca l’ inefficienza dell’Amministrazione penitenziaria nonchè dello Stato che ha causa della chiusura degli Opg sta permettendo che i Carceri Ordinari diventino giorno dopo giorno veri e propri manicomi e la Polizia penitenziaria rischia la propria vita per contrastare un fenomeno senza uomini, mezzi e attrezzature come quelle che erano previste per gli Opg ovvero letti di contenimento, camicie dei forza ed altro” – conclude la nota.