Inaugurata la sesta edizione di Shingle 22j, la Biennale d’arte contemporanea di #Anzio e #Nettuno

13 settembre 2017 | 17:00
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Inaugurata la sesta edizione di Shingle 22j, la Biennale d’arte contemporanea di #Anzio e #Nettuno
Inaugurata la sesta edizione di Shingle 22j, la Biennale d’arte contemporanea di #Anzio e #Nettuno
Inaugurata la sesta edizione di Shingle 22j, la Biennale d’arte contemporanea di #Anzio e #Nettuno
Inaugurata la sesta edizione di Shingle 22j, la Biennale d’arte contemporanea di #Anzio e #Nettuno

Grande partecipazione alla cerimonia di apertura che ha visto tra i presenti il sindaco di Nettuno Angelo Casto e il primo cittadino di Anzio Luciano Bruschini.

Il Faro on line  – Il futuro di domani è pieno di incertezze, inquietudine e temi da affrontare: dalla globalizzazione alla questione migranti, dalla guerra ai temi ambientali, dall’eccessivo consumo di suolo alla vita in provetta. E poi c’è il nuovo modo di interagire sempre più smart e hi-tech, il futuro dell’agricoltura e i dubbi legati alla fine del mondo.

Sono questi i temi raccontati dalla sesta edizione di Shingle 22j, La Biennale d’arte contemporanea di Anzio e Nettuno (http://www.shingle22j.com/) inaugurata sabato scorso al Forte Sangallo di Nettuno (Rm) e che si potrà visitare fino al 24 settembre. In mostra, tra le sale dell’antica Fortezza, le opere di 32 artisti provenienti dall’Italia e dal resto del mondo, selezionati da una giuria di esperti, e che ben raccontano il tema di questa edizione 2017 di Shingle22J dedicata al futuro di domani.

C’è ad esempio chi raffigura il futuro come un sole in letargo in attesa di un risveglio, chi lo immagina come un orologio posizionato su un presente sospeso e smemorato del proprio passato, chi immortala in uno scatto in bianco e nero l’influenza e il controllo che l’uomo esercita sull’ambiente circostante, e chi racconta attraverso il volto di un bambino il Mediterraneo e le sue tante storie fatte di viaggi della speranza.

La Biennale, ideata e curata da Andrea Mingiacchi e organizzata insieme all’Associazione culturale 00042, ha aperto i battenti con una cerimonia che ha richiamato tantissimi cittadini e visitatori nella città del tridente. Una partecipazione straordinaria che ha visto in prima fila anche i sindaci delle due città della provincia di Roma, Angelo Casto primo cittadino di Nettuno e Luciano Bruschini, sindaco della città di Anzio che hanno premiato i vincitori della sezione “Quale futuro” insieme al direttore artistico di Shingle22j Andrea Migiacchi e alla Presidente della 00042 Elisabetta Civitan. Tra gli altri presenti anche l’assessore alla cultura di Anzio Laura Nolfi e il consigliere comunale Candido De Angelis.

Quest’anno ad aggiudicarsi il primo premio della sezione concorso “Quale futuro“, curata da Elisabetta Civitan, è stato il giovane Giorgio Musinu, da Stazzano (Alessandria), con l’opera The End” -2016 (Fotografia, Tecnica Digitale). Secondo posto per Manfredo Manfredi, proveniente da Perugia, per l’opera “Racconto Popolare: Il Viaggio di Un Povero Cristo” -2016- (Pittura- Ossidi e Terre su carta); mentre ad aggiudicarsi il terzo posto è stata invece Pamela Diamante -Molfetta (BA) per l’opera “Comunicazione Istituzionale” -2016- (Video arte-Video Found foota).

Oltre alle opere esposte al Forte Sangallo, in queste settimane la Biennale impreziosirà le due città di Anzio e Nettuno con tanti appuntamenti ed eventi di poesia e musica previsti nelle due sezioni “Ospite d’onore”, curata da Guendalina Saba, e “Poesia Performativa”, curata da Ugo Magnanti: in particolare dal 12 settembre si potrà visitare la mostra del fotografo Giovanni Troilo dal titolo”La Villa Noire” che sarà allestita a Villa Corsini Sarsina e inaugurata il 12 settembre alle ore 17.00. Nel 2015 con il progetto La Ville Noire, cuore oscuro d’Europa, Troilo è stato premiato come Photographer of the Year al Sony World Photography Awards. Dal 16 settembre al Parco Archeologico di Anzio si terranno invece una serie di eventi di musica e poesia.

“Sono molto contento e soddisfatto – dichiara il direttore artistico Andrea Mingiacchi – di questa sesta edizione di Shingle22j e per i premi che sono stati assegnati. In particolare sono molto soddisfatto per aver premiato un giovane di 27 anni, Giorgio Musinu, autore di un’opera di grande spessore e di forte contenuto. Il successo di Shingle22j è frutto di una squadra armoniosa e creativa che riceve ormai feedback importanti e che è riuscita a valorizzare al meglio le due città Anzio e Nettuno in Italia e nel resto del mondo, creando al tempo stesso un confronto artistico sempre più internazionale”.

Orgogliosa della manifestazione e di questa sesta edizione anche la Presidente dell’Associazione Culturale 00042 Elisabetta Civitan che aggiunge: “Le opere selezionate per questa sesta edizione, e che saranno in mostra fino al 24 settembre al Forte Sangallo di Nettuno, sono di grande attualità e di forte impatto emotivo. Tutti i lavori esposti ci invitano a riflettere sul grande e difficile periodo storico che stiamo vivendo. Un grande ringraziamento va a Giusi Canzoneri, responsabile dell’allestimento, a tutta l’associazione 00042 e al direttore artistico ideatore di questa meravigliosa Biennale”.

Durante la cerimonia di inaugurazione sono state assegnate anche quattro menzioni: la menzione Nerone è stata assegnata a Fabio Ferretti De Virgilis, proveniente da Manduria (Ta), con l’opera “Nel futuro il passato“, dove l’artista oppone l’immagine di un sole in letargo, addormentato da anni, in attesa di un risveglio in una nuova era storica. La Menzione Sangallo è stata conferita a Mostafa Rahimi Vishteh, proveniente da Teheran (Iran), per l’opera “Remote Stagioni, Codici Futuri”, un lavoro premiato per la sua caratteristica tecnico-architettonica, peculiarità primaria di Antonio da Sangallo progettista, sotto la famiglia Borgia, del Forte Sangallo.

L’opera di Mostafa si concentra sul valore del tempo, un grande orologio posizionato su un presente sospeso e smemorato del proprio passato, dove un futuro inquieto attende di essere scritto. Sara Cancellieri, proveniente da Pieltralcina (Bn), con l’opera “Liquescenze #7” si è aggiudicata la Menzione Capo D’Anzio. L’acqua, sviluppo e sostentamento di ogni essere vivente, in quest’opera svela la sua magnificenza creando vuoti cosmici senza riferimenti spazi temporali. L’assenza di coordinate invita a riflettere su un tempo fermo, il presente, solo in apparenza immobile, ma che in realtà è in continua mutazione. Solo cercando attentamente il senso del presente possiamo scoprire il futuro.

Infine la Menzione 00042 è stata assegnata a Daniela Gioda, proveniente da Chioda (To), con l’opera “Da cosa nasce cosa“, un lavoro che ci mostra un inno alla rinascita in un presente ormai vecchio e logoro, il quale man mano svanirà per lasciare spazio ai giovani e alle nuove generazioni, il futuro del nostro domani. Come Presidente di un’Associazione Culturale sono consapevole quanto sia importante l’apporto dei giovani nella società attuale e il loro prezioso impegno, motivo di speranza per un futuro nuovo, migliore del nostro presente.