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#Ponza, D’Amico ‘Basta con le ambiguità, #Zannone deve tornare a casa’

4 ottobre 2017 | 15:48
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#Ponza, D’Amico ‘Basta con le ambiguità, #Zannone deve tornare a casa’

Continua la polemica sulla situazione dell’isola pontina.

Il Faro on line – “Come FdI- afferma, in una nota, Danilo D’Amico– abbiamo sempre dichiarato pubblicamente che ci stiamo battendo affinché l’isola di Zannone torni a “casa”, sottolineando anche il comportamento poco coraggioso del sindaco Francesco Ferraiuolo, per essersi rimangiato il suo voto a favore dell’uscita dal Parco Nazionale del Circeo.

Sindaco che, con la sua squadra, ha dimostrato, ancora una volta, tutta la sua ambiguità e incompetenza politica sul tema in questione quando si è ridotto a presentare, proprio l’ultimo giorno utile, le osservazioni alla Vas (Valutazione Ambientale Strategica) del piano del Parco, il cui termine scadeva il 29 settembre.

Giustificazione: il poco tempo avuto a disposizione per affrontare e discutere l’argomento…

Una palese bugia,- continua la nota- primo perché le carte da “studiare” sono pubbliche dal dicembre 2016 e secondo anche perché i sindaci di San Felice e di Sabaudia, pur eletti l’11 giugno 2017, non solo hanno presentato tutto molto tempo prima, ma hanno anche incontrato la loro comunità per spiegare le scelte fatte.

A Ponza invece- prosegue la nota- si è preferito adottare la politica del sotterfugio e della non condivisione con la popolazione delle decisioni amministrative.

Una imbarazzante situazione tutta nostrana che dai seguaci di questi signori viene addirittura giustificata e dichiarata meritevole di lodi.

I punti, “altamente qualificanti” da loro presentati per le osservazioni sono 3:
a) Sarebbe bene che il Parco non proceda allo sterminio dei mufloni,
b) Sarebbe bene che il Parco accetti la presenza stabile sull’isola di un “guardiano”, da scegliere insieme al Parco,
c) Sarebbe bene che il Parco utilizzi la Villa Comunale come un “rifugio marino” per i visitatori…

Osservazioni penose e ridicole che si commentano da sole”- prosegue D’amico.

E’ sotto gli occhi di tutti – conclude la nota – che il degrado di Zannone sia da attribuire alla gestione del Parco e tuttavia questa amministrazione, pur ripetendo che la Delibera per l’uscita è sempre valida, sigla un “protocollo d’intesa” con l’Ente…”.