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Giornata Nazionale Paralimpica, al Porto Turistico di Roma, la bellezza di un movimento in costante crescita

6 ottobre 2017 | 18:20
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Giornata Nazionale Paralimpica, al Porto Turistico di Roma, la bellezza di un movimento in costante crescita
Giornata Nazionale Paralimpica, al Porto Turistico di Roma, la bellezza di un movimento in costante crescita
Giornata Nazionale Paralimpica, al Porto Turistico di Roma, la bellezza di un movimento in costante crescita
Giornata Nazionale Paralimpica, al Porto Turistico di Roma, la bellezza di un movimento in costante crescita
Giornata Nazionale Paralimpica, al Porto Turistico di Roma, la bellezza di un movimento in costante crescita
Giornata Nazionale Paralimpica, al Porto Turistico di Roma, la bellezza di un movimento in costante crescita

Atleti, allenatori, dirigenti e organizzatori. Tutti uniti, lo scorso 5 ottobre, con l’unico scopo di dare visibilità ad un mondo sportivo, portatore di valori di integrazione sociale e forza di volontà. Centinaia, gli studenti partecipanti

Giornata Nazionale Paralimpica, al Porto Turistico di Roma, la bellezza di un movimento in costante crescita

Il Faro on line – Sono tornati a vivere i valori dello sport e lo hanno fatto ancora una volta, al Porto Turistico di Roma. Lo scorso 5 ottobre, sotto il sole estivo e con panorama mare blu lidense, si è svolta la Giornata Nazionale dello Sport Paralimpico, in concomitanza con altre città italiane.

Non solo il litorale laziale ha accolto questo evento, giunto ormai alla sua 11esima edizione, ma anche Milano, Bologna, Sassari, Foggia e Palermo hanno voluto aprire braccia e cuore, ad un movimento paralimpico in crescita e non solo in Italia. Le medaglie conquistate dai campioni azzurri alle Paralimpiadi, come anche agli Europei e ai Mondiali, negli anni, dimostrano quanto valore unico e inimitabile, il talento sportivo italiano, può dare al movimento globale. Martina Caironi, Alex Zanardi, Federico Morlacchi, Oxana Corso, Bebe Vio e Gianfranco Paglia, come anche Oney Tapia o Assunta Legnante, sono solo alcuni degli immensi talenti tricolori, che portano in alto i colori dell’Italia, nel mondo.

Tuttavia, in generale, da tanti anni, a livello internazionale, gli atleti paralimpici hanno assunto la stessa importante figura, dei loro colleghi normodotati, fondendo il mondo degli atleti disabili, con quello dei normodotati. Non c’è differenza, tra loro. Cuore, impegno, passione e dedizione. Un unico mondo, tutto unito e con la stessa missione da compiere. Stessi valori per tutti.

E sono stati questi, che hanno trovato strada e comunicazione, ad Ostia. Ha fatto tantissimo, la nuova gestione del Porto di Roma, per donare al territorio e ai giovani romani e ostiensi un nuovo slancio verso vita e sviluppo. Dopo i tristi fatti della cronaca giudiziaria, sta tendendo la sua mano forte lo sport, alla struttura lidense: “La Giornata Nazionale paralimpica diventerà uno dei progetti, che l’Hdra ha messo a punto, grazie al supporto di Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico – ha detto Andrea Cicini, Responsabile Divisione Sport ed Intrattenimento di Hdra. Agenzia che si occupa del rilancio d’immagine del Porto di Roma – sicuramente è l’evento con la “e” maiuscola e sportivo con la “s” maiuscola. E’ fondamentale per il Porto, avere una spalla e un appoggio da un movimento prestigioso come il Cip, con tali caratteristiche valoriali e sportive. Siamo partiti quest’anno con questo evento – ha proseguito Cicini – la posa della prima pietra”. E sottolineando il fatto, che il Municipio del Mare di Roma sia colmo di ideali sportivi e umani, da trasmettere, con la presenza di una struttura di tale portata internazionale, ha continuato: “L’obiettivo è quello di creare una sinergia che vada avanti negli anni. Dare più occasioni a quello che può essere l’evento sportivo al Porto, ad Ostia e quindi portare sempre più giovani a vivere questa fantastica struttura che è il Porto”. Lo ha sottolinea lo sport, nel suo coinvolgimento totale. E lo ha fatto soprattutto, con il paralimpismo.

La possibilità di avere una integrazione sociale, tra persone disabili e normodotate, tramite lo pratica sportiva, è un elemento non di poco conto, condito con la volontà di abbattere le barriere architettoniche e migliorare la vita di tutti.

Centinaia allora, sono state le scuole invitate e migliaia gli studenti ospiti in tutta Italia. Centinaia anche ad Ostia. Si sono avvicinati ai giovani e grandi atleti paralimpici che hanno descritto le loro discipline. Spiegate e date loro, con bellezza e semplicità. Nelle 27temporanee strutture sportive allestite, ognuna dedicata ad uno sport diverso, tra cui il basket in carrozzina, il wheelchair tennis, il sitting volley, la danza sportiva, le bocce, il judo, il taekwondo e il calcio, il movimento italiano paralimpico ha mostrato la sua forza. Messaggio di vita e di amore. Non ci si arrende mai. E lo sport è veicolo di imponente miglioramento e rinascita.

Sono intervenuti molti personaggi prestigiosi, alla manifestazione. Sportivi e politici. Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico, ha dato il via alla celebrazione della giornata, insieme al Sindaco di Roma, Virginia Raggi. Con loro anche Riccardo Viola, presidente di Coni Lazio e i tanti responsabili federali e tecnici, che quotidianamente si prendono impegno e missione, di far crescere il paralimpismo. Una chiccha. Un dono al mondo, giunto anche da Ostia.

Tanti anni fa, il Dott. Antonio Maglio aprì la via, a questo nuovo movimento in Italia. Il “padre” di tutti gli atleti disabili, da allora, sino ad oggi. Lo racconta Pasquale Barone, Presidente Cip Lazio, ad Il Faro on line. Lo fece dal Cpo, nel dopoguerra. Presente anch’esso alla Giornata Paralimpica. Insieme ai suoi pazienti, intraprese la sport terapia e negli anni diede vita alle Paralimpiadi. Prima edizione, Roma 1960. Un territorio allora, quello lidense, probabilmente destinato alla pratica dello sport per disabili.

Occasione, opportunità, integrazione, divertimento, passione, esperienza e bellezza. Sono state queste, le parole più sentite da alcuni dei protagonisti intervenuti. Di seguito, le dichiarazioni dei dirigenti sportivi :

Riccardo Viola, Presidente Coni Lazio :

“Uno scenario bellissimo. Il mare e il Porto. Sono insieme, il Coni e il Cip. Con tanti presidenti di comitati regionali che hanno collaborato. Parliamo quindi di sport integrato sul territorio. Credo sia il più bel messaggio che diamo a tutti. Fate sport, scegliete lo sport. Non vi ponete l’obiettivo di diventare campioni, ma praticatelo solo per passione. Una giornata come questa fa bene a tutti. Soprattutto, a chi rappresenta lo sport, istituzionalmente. Lo sport paralimpico ha una missione meravigliosa. La mia generazione aveva il problema dei tanti ragazzi non normodotati, chiusi in casa. Oggi, tutti loro sono qua. Giocano, sorridono e stanno bene insieme. Credo che queste, siano le più belle medaglie, che possiamo conquistare. Sempre grazie al mondo paralimpico. Se esso riesce a portare fuori di casa, un bambino che fino a ieri, era al chiuso, dona vita a quel bambino, come alla sua famiglia e a tutti noi. Noi di Coni Lazio, saremo qui anche il 7 ottobre, con il Progetto Compagni di Sport. Nella serata, saremo a Bolsena e domenica invece al Porto di Ottavia, con la Regione Lazio. Siamo reduci della Settimana Europea dello Sport a Piazza del Popolo”.

Pasquale Barone, Presidente Cip Lazio

“La Giornata dedicata allo sport paralimpico rappresenta un momento importante per il Porto Turistico. Struttura che ha avuto la sue vicissitudini giudiziarie. Per noi è stato un portare la ricchezza sociale. Un rilancio per esso, tramite l’attività paralimpica. Far comprendere che in questa struttura si possono svolgere attività sportive, riservate alle persone disabili, è importante. C’è stata una grande integrazione con le scuole. Abbiamo portato questo momento intenso di attività di educazione, solidarietà ed integrazione per i ragazzi. Abbiamo potuto dare questa immagine dello sport. Esso è per tutti. Non solo per le persone disabili. Il messaggio che dona il paralimpismo è la consapevolezza, che lo sport può essere praticato da tutti. Le persone si devono avvicinare. Dai ragazzi, fino agli adulti. Lo sport li fa ritornare ad inserirsi nella società. E’ terapia. Ti rimette in movimento. Ostia ha la sua storia, con le Paralimpiadi del 1960. Il Dott. Maglio iniziò ad Ostia, con la sua sport terapia. Ho il piacere di conoscere sua moglie Maria Stella. Persona stupenda e sempre attiva. In un certo modo, il paralimpismo ha visto qui, le sue origini. Il Cpo è stato presente, con il suo materiale divulgativo. Siamo presenti anche lì, come Comitato Italiano Paralimpico, per l’avviamento dell’attività sportiva. Continua il nostro lavoro di supporto, verso la disabilità. Il massimo, che potevamo dare. Con l’aiuto delle Federazioni e delle organizzazioni che svolgono attività paralimpica. Tutti hanno dato modo a noi, di svolgere oggi, tutto questo. Oggi, resterà un giorno memorabile. 27, le discipline coinvolte e 200 gli atleti che hanno dato dimostrazione. Tanti di loro, hanno vinto anche tante medaglie internazionali. Non conta questo. E’ importante solo la partecipazione. Il loro avviamento a questo mondo sportivo, prezioso per un disabile. Per poter tornare alla serenità. Personale e famigliare”.

Piergiorgio Fascina, Delegato Federazione Italiana Pallacanestro in Carrozzina del Lazio

“Essere presenti, è dare un segnale di appartenenza al mondo paralimpico, in continua crescita. Come rappresentante regionale della Federazione, per me è un grande piacere. Assistere ad un momento di condivisione, aggregazione e di sport di altissimo livello, grazie anche ai personaggi intervenuti, per la nostra Federazione è un vanto. Non è un punto di arrivo secondo noi, ma un punto di partenza che veda al centro delle logiche federali, la crescita del basket in carrozzina, all’interno del mondo paralimpico. La pallacanestro in carrozzina si rende simile al calcio per il Coni, essendo stato protagonista di tanti risultati che si raggiungono. Nel 2018, la nostra Nazionale sarà ad Amburgo per i Mondiali. Siamo lieti di essere qui. Porto i saluti del Presidente federale Fernando Zappile, che per impegni istituzionali, non è potuto essere presente. Ha risposto molto positivamente, mettendosi a disposizione di tutti gli organi federali, affinché oggi, il basket in carrozzina possa rappresentare la Federazione tutta. Voglio ringraziare tutti gli atleti che sono intervenuti, insieme ai tecnici e alle società che hanno risposto in modo positivo. Un segnale fondamentale per intraprendere quel percorso di crescita dove ci vede tutti uniti, per l’espansione del mondo paralimpico. Un grazie particolare al presidente Barone e al Pres Luca Pancalli, per l’organizzazione di questa grande manifestazione”.

Andrea Cicini, Responsabile Divisione Sport ed Intrattenimento Agenzia Hdra:

“E’ estremamente emozionante vedere tutti gli atleti disabili e normodotati insieme che praticano le stesse discipline come la danza sportiva che è stato uno dei momenti più toccanti, delle esibizioni. Siamo partiti quest’anno con il Cip, è la posa della prima pietra. L’obiettivo è quello di creare una sinergia che vada avanti negli anni. Dare più occasioni a quello che può essere l’evento sportivo al Porto, ad Ostia e quindi portare sempre più giovani a vivere questa fantastica struttura che è il Porto”.