#tavolidelmare, la senatrice Anitori, ‘Il Senato approvi il Ddl licenziato dalla Camera’

29 ottobre 2017 | 18:13
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#tavolidelmare, la senatrice Anitori, ‘Il Senato approvi il Ddl licenziato dalla Camera’

“Presenterò un odg che impegni il governo sulla tutela del principio del legittimo affidamento, su un periodo transitorio congruo, e sull’equo indennizzo”

Il Faro on line – “Mi auguro che il Senato approvi rapidamente il ddl spiagge licenziato giorni fa dalla Camera dei Deputati. Una legge di riforma che il settore attende da tempo e che altrimenti esporrebbero il nostro Paese ad nuova procedura di infrazione ed a gare immediate, senza alcun principio che possa tutela le nostre aziende”. A dirlo la senatrice di Alternativa popolare-Centristi per l’Europa, Fabiola Anitori (nella foto, al centro con la giacca scura), al convegno “I tavoli del mare”, promosso dal Comune di Fiumicino e dall’Associazione AlfaComunicazione – editore del Quotidiano online ‘Il Faro’.

“Abbiamo risposto alle preoccupazioni che giungevano dagli operatori del settore balneare ed il contributo di Ap è stato fondamentale, affinchè le problematiche dei balneari trovassero ascolto e riscontro – ha spiegato la senatrice di Ap -. Bisogna, quindi, fare presto per evitare che l’Italia sia esposta a gare immediate.

A tal proposito presenterò un odg che impegni il governo sulla tutela del principio del legittimo affidamento, su un periodo transitorio congruo, e sull’equo indennizzo. E’ necessario grande attenzione a questo settore che vale il 50 per cento del turismo italiano, che si deve unire ad un approccio globale a tutela dell’ambiente.

Per fare ciò sono necessari interventi coordinati che riguardino le azioni di monitoraggio dell’erosione della costa, delle correnti e dei parametri chimico-fisico e biologici. Infine, bisogna mettere in campo soluzioni di ripascimento pluriennali che evitino il posizionamento di barriere frangiflutti, come quelle che proponeva la Regione Lazio per Ostia levante. Un progetto che la mia azione parlamentare ha scongiurato e che avrebbe impattato e creato erosione sul sito di interesse comunitario della tenuta del presidente della Repubblica”, conclude la senatrice Anitori.