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#tavolidelmare, Righini ‘Tutelare il mare è un dovere primario delle istituzioni’

30 ottobre 2017 | 14:00
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#tavolidelmare, Righini ‘Tutelare il mare è un dovere primario delle istituzioni’

Il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia è intervenuto in occasione del convegno, organizzato dal Comune di Fiumicino e dal quotidiano telematico ‘Il Faro’.

Il Faro on line – “La tutela delle coste è diventato un impegno imprescindibile a cui tutti siamo chiamati per prime le istituzioni, sia per l’aggravarsi delle condizioni ecologiche, sia per difendere quella parte di economia strettamente connessa al turismo balneare ed alla nautica”.

Ha dichiarato il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Giancarlo Righini, in occasione del  convegno ‘I Tavoli del Mare’, organizzato dal Comune di Fiumicino e dal quotidiano telematico ‘Il Faro’.

“I dati sullo stato delle coste italiane non sono rasserenanti – ha osservato Righini – ma questo aspetto deve rappresentare motivo di maggiore responsabilità ambientale nei confronti delle generazioni future.

La strada da percorrere per fronteggiare gli effetti dei fenomeni di erosione dei litorali dovrà necessariamente passare attraverso lo strumento della massima condivisione e della giusta conoscenza, del riutilizzo delle risorse naturali, della riduzione degli impatti antropici negativi al fine di aspirare al massimo riequilibrio dei processi naturali”.

“Vi è poi l’aspetto legato all’economia. Il turismo balneare – ha sottolineato il Capogruppo di centrodestra – è un settore che in Italia occupa circa due milioni di addetti, fra i balneari e l’indotto.

E’ secondo me necessario rivedere l’iva al ribasso dall’attuale 22 al 10 per cento, che anche nel Lazio rappresenta un segmento significativo del tessuto socio-economico”.

“Ringrazio gli organizzatori del convegno – ha concluso Righini – poiché momenti di confronto come questi sono occasioni fondamentali per confrontarsi fra tecnici e politici di diverso schieramento e trarre spunti per mettere in pratica le migliori scelte di governo”.