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Aggressione a Ostia, la Procura apre un fascicolo contro Spada, sabato marcia contro i clan

9 novembre 2017 | 09:08
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Aggressione a Ostia, la Procura apre un fascicolo contro Spada, sabato marcia contro i clan

Contestato il reato di lesioni. Raggi, “Sabato una marcia contro i clan”

Il Faro on line – La Procura ha aperto un fascicolo in relazione all’aggresione del reporter della Rai Daniele Piervincenzi ad opera di Roberto Spada. A Spada è contestato il reato di lesioni ma i pm stavano attendendo di conoscere l’entità del danno riportato da giornalista per ridefinire eventualmente il reato. Spada ha evitato  l’accusa di lesioni gravi o gravissime in quanto la prognosi è stata “solo” di 20 giorni. Il fascicolo è stato affidato ai magistrati della Direzione distrettuale antimafia.

Fiaccolata M5s al Municipio, “Siamo con il giornalista Rai”

“Siamo tutti con il giornalista aggredito dagli Spada”. Questo il messaggio lanciato dalla manifestazione organizzata nella piazza antistante il municipio di Ostia.

Alla fiaccolata, indetta dal Movimento 5 Stelle, hanno preso parte numerosi esponenti pentastellati, dal presidente dell’Assemblea Capitolina Marcello De Vito al capogruppo in Campidoglio, Paolo Ferrara. Con loro c’era anche la candidata alle elezioni municipali, Giuliana Di Pillo, e l’assessore Daniele Frongia. Presenti anche Franco De Donno, l’ex vice parroco che è stato in corsa per il municipio, e Eugenio Bellomo, anche lui già in corsa alle municipali. In piazza anche esponenti del Pd locale.

Raggi, “Sabato una marcia contro i clan”

“Ho parlato con il ministro dell’Interno, Marco Minniti: le istituzioni devono fare squadra contro la criminalità. Il ministro si è già mosso e restiamo in contatto. Le prese di posizione nette sono più che mai necessarie“. Lo afferma la sindaca di Roma, Virginia Raggi, in un’intervista al Fatto Quotidiano in cui propone “una manifestazione a Ostia per dire No alla criminalità. Sabato potrebbe essere il giorno giusto.

Vediamo chi vuole partecipare, spero in tanti a prescindere dalle appartenenze politiche. Io ci sarò”. “Noi non scendiamo a patti né con gli Spada, né con Casapound, né con chi ha rovinato questo territorio negli anni. Vorremmo che tutti fossero altrettanto chiari”, dichiara Raggi. “Giorgia Meloni ritiri quanto ha detto: ma come fa ad accettare i voti di CasaPound? L’ha detto Roberto Spada: uno di quei voti a CasaPound è il suo. La destra esca dall’ambiguità”.

“Nei giorni scorsi ho denunciato pubblicamente le segnalazioni che mi arrivavano dai cittadini riguardo la presenza di esponenti della famiglia davanti ai seggi durante il voto di domenica. Una presenza inquietante che lascia immaginare scenari peggiori”, racconta Raggi. Invece “il centrodestra non si è neanche indignato per il fatto che CasaPound abbia incassato placidamente l’appoggio di Roberto Spada per le elezioni. Questo era andato a chiedergli il giornalista che è stato poi aggredito. Non si può essere indifferenti – conclude – altrimenti si diviene conniventi”.