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Cronaca Locale
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Luigi Satta, ‘Una diga foranea davanti la foce della Fossa traianea protegge dalle mareggiate’

14 novembre 2017 | 19:18
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Luigi Satta, ‘Una diga foranea davanti la foce della Fossa traianea protegge dalle mareggiate’

L’ex delegato del Sindaco: “La soluzione eviterebbe anche l’innalzarsi della falda acquifera in caso di mareggiate e nubifragi”

Il Faro on line – “Sono decenni che su Fiumicino e Isola Sacra insistono diversi vincoli, posti da diversi enti, come l’Autorità di Bacino del fiume Tevere o l’Ardis, senza un vero studio del territorio concertato con le amministrazioni locali, protagoniste, insieme ai cittadini, della vita quotidiana. Cambiamenti climatici si avvertono da molti anni, anche se gli studiosi ancora non riescono a dare risposte certe ai fenomeni. Ma “bombe d’acqua”, “siccità prolungata”, repentino passaggio dal caldo al freddo, sono ormai talmente evidenti da essere percepiti da ognuno di noi”. L’analisi è di Luigi Satta, già delegato del sindaco per i propblemi della settore pesca. Un’analisi chenpreluse a una proposta sul tema della sicurezza idraulica all’Isola Sacra e di navigabilità del Porto canale.

“È noto a tutti – spiega Satta – che negli ultimi 40 anni il territorio del comune di Fiumicino, in particolare l’Isola Sacra, è stato edificato per una buona parte senza piano regolatore, sul presupposto reale di un’esigenza abitativa crescente, e questo perché il comune di Roma ha sempre sottovalutato la presenza di un aeroporto intercontinentale.

La politica romana dei partiti di allora, ha sempre riconosciuto nella XlV circoscrizione il proprio bacino elettorale, condividendo i problemi, i disagi e le necessità, solo per scopi elettorali, ma senza mai (voler) trovare soluzioni. In sostanza lasciando i cittadini abbandonati al proprio destino e con tutti i problemi, Così, senza un vero piano regolatore, vi è stata un’esplosione del fenomeno abusivismo per necessità.

Oggi la situazione non è cambiata perché i diversi Enti, istituiti da quella politica, giustificano il loro lavoro pensando solo a porre vincoli, senza mai interfacciarsi con cittadini e amministratori, ma risolvendo ogni problema – vero o presunto – con l’apposizione di nuovi vincoli, paralizzando di fatto le scelte spesso strategiche dei cittadini e dell’imprenditoria; da qui si intuisce quanto gli stia a cuore la vita delle persone.

Qualche anno fa- prosegue – l’Autorità Portuale commissionò uno studio per la costruzione di una diga foranea fuori la foce del porto-canale, per metterlo in sicurezza, Negli incontri con alcuni enti competenti, come l’Autorità di Bacino del Tevere, emerse subito la contrarietà sul progetto, motivata dal fatto che la diga avrebbe rallentato il deflusso del Tevere,

Motivazione insussistente, in quanto, al contrario, non avrebbe ostacolato il deflusso in caso di piena. Una diga foranea (o un antemurale) posta davanti alla foce della Fossa traianea, sarebbe una delle soluzioni ai problemi dei forti venti e le grosse onde provenienti dal terzo e quarto quadrante (nei momenti di piena si arriva a quote di velocità che vanno dai 5 ai 7 nodi circa).

Con il mare in burrasca, infatti, si crea un vero e proprio muro che rallenta il deflusso del Tevere; in concomitanza con eventi atmosferici quali nubifragi e bombe d’acqua, le falde automaticamente si alzano, creando il famoso rischio di allagamenti in città.Ecco perché la diga foranea sarebe una soluzione e non un problema.

Di più: i rifiuti in sospensione trasportati dal Tevere potrebbero essere raccolti dalle unità delle società già concessionarie per la raccolta di quei rifiuti (Ecolroma) perchè una volta usciti in mare, le imbarcazioni addette al recupero potrebbero essere più operative grazie alla presenza di un’eventuale infrastruttura alla foce del porto canale (diga foranea), ottenendo anche un risultato eclatante con arenili della costa meno sporchi.

Non è più possibile – conclude Luigi Satta – procedere con divieti, dinieghi , niente ascolto del territorio e nessuno studio specifico. Il messaggio che deve arrivare agli enti preposti da parte dell’amministrazione, è che bisogna programmare il futuro di questa città, per mettere in sicurezza una volta per tutte da eventuali allagamenti provocati dal cielo, dal fiume o dal mare”.