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X Municipio ai 5 Stelle, vince Di Pillo, astensionismo ai massimi storici

20 novembre 2017 | 06:58
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X Municipio ai 5 Stelle, vince Di Pillo, astensionismo ai massimi storici

La candidata pentastellata supera Monica Picca di 20 punti. Bassissima l’affluenza: al voto solo il 33% dei cittadini, 2,5 punti in meno rispetto al primo turno.

Il Faro on line – Con il 100% delle sezioni scrutinate i dati di questa mattina confermano le proiezioni apparse in serata: a Ostia vincono i cinque stelle. Il crollo dell’affluenza non danneggia la candidata M5S Giuliana Di Pillo, che ha battuto la candidata del centrodestra, Monica Picca con quasi il 60% delle preferenze.

Un risultato che consegna ai cinquestelle uno dei pochi territori della capitale che ancora non governavano e spazza via per il momento le nubi sulla giunta di Virginia Raggi, per la quale l’elezione costituiva una prima verifica indiretta. Di certo le vicende traumatiche delle ultime settimane non hanno spinto i cittadini ad andare nelle 183 sezioni elettorali, che erano sorvegliate da 400 agenti in più.

Si attesta al 33,6% l’affluenza definitiva a Ostia per il ballottaggio: 2,5 punti in meno rispetto al primo turno.
Due settimane fa si era recato alle urne il 36,1% degli aventi diritto. Alle 12 e alle 19 la flessione era stata del 2%. In totale i votanti sono stati 62.378 su 185.661 iscritti.

“E’ la vittoria di tutti i cittadini e della voglia di rinascita. Grazie di cuore!”. Cosi’ Giuliana Di Pillo su twitter.                                                                                                                                                                                                                                                                                                        “I cittadini tornano protagonisti. Brava Giuliana Di Pillo! I romani sono con noi e per il cambiamento”. Cosi’ la sindaca Virginia Raggi su twitter.

Monica Picca, (Centrodestra) commenta la sconfitta al ballottaggio: “Mentre al primo turno c’è stata una competizione dai toni giusti e democratici, nella seconda parte ha assunto i toni di una fiction. Questo non ha fatto comprendere ai cittadini quali erano i giusti contenuti e i giusti programmi”.