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#Ardea, riconoscere e tutelare il caregiver familiare è un dovere del Governo. foto

Buona partecipazione di pubblico al convegno di presentazione del Disegno di Legge 2128 a favore dei caregivers familiari.

Il faro on line – Ieri, presso la sala Consiliare Sandro Pertini ad Ardea, davanti un pubblico attento e partecipativo, si è tenuto l’interessante convegno sul Disegno di Legge 2128 “Norme per il riconoscimento e il sostegno del caregiver familiare”.

Hanno accolto l’invito degli organizzatori, gli Assessori alle Politiche sociali dei Comuni di Pomezia (Elisabetta Serra), Aprilia (Eva Torselli) e del comune di Ardea (Graziella Maracchioni); il Presidente dell’Associazione “Coordinamento Nazionale Famiglie di Disabili Gravi e Gravissimi” (Maria Simona Bellini); Il Presidente Onorario dell’A.I.S.A. (Associazione Italiana per la lotta alle Sindromi Atassiche – Onlus Lazio) Carlo Rossetti;  i Consiglieri del Comune di Ardea, Luca Costabile, Lucio Zito, Marcello Grillo, Enrico De Zanni, Edelvais Ludovici, Fabrizio Salvitti, Alfredo Cugini, Riccardo Iotti.

Dopo una breve introduzione di Barbara Tamanti, moderatrice del convegno e Presidente della “Consulta Cittadina per il Superamento dell’ Handicap” nel comune di Ardea,  ha preso la parola Maria Simona Bellini, la quale ha subito evidenziato che l’Italia è l’unico paese della Comunità Europea che non ha ancora legiferato in merito ai caregiver, ed è un dovere del legislatore provvedere a questa mancanza.  Anzi, ha tenuto a precisare che c’è confusione in merito ad un problema sociale che coinvolge molte famiglie. Infatti, in un confronto con l’On. Lorenzin (Minsitro della Salute), quest’ultima ha affermato che in Italia già c’è una legge che si occupa di disabilità, la 104.

La Bellini, mamma di 4 figli tra cui una di loro disabile, ha voluto invece sottolineare che tale legge 104 si occupa delle persone che hanno il problema e non dei caregiver, per cui c’è necessità, prima della scadenza della IV legislatura, da quando si chiede al Governo di legiferare in merito ad una legge specifica, di approvare una legge che riconosca e tuteli il caregiver familiare.

Una riflessione importante da fare, affinché si comprendano le motivazioni delle nostre istanze – continua la Bellini – è che un caregiver familiare (generalmente parente stretto che assiste un proprio caro disabile) vive un forte stato di stress psico fisico, in quanto è a disposizione del disabile, 24 ore su 24“.

A confermare il deterioramento psico-fisico che un caregiver familiare deve registrare giornalmente, facendo scendere di 9 / 17 anni le sue aspettative di vita, è il premio Nobel per la Medicina (2009), Elizabeth Blackburn.

In Italia sono oltre un milione le persone (caregiver) che si occupano di un loro familiare disabile e dal momento che, potenzialmente, tutti potremmo diventare caregiver, ossia, persona che si prende cura senza alcun compenso di accudire un proprio caro non autosufficiente, è bene che si legiferi in tal senso con una nuova legge. Nel testo unificato presentato al Senato negli ultimi mesi, spariscono diritti economici e sociali e si restringe l’area di applicazione della legge 104.

Ecco quindi che, una legge che riconosca il ruolo del caregiver familiare e lo tuteli da un punto di vista previdenziale e assicurativo, è indispensabile.

E qui è intervenuta la Senatrice Laura Bignami indicando che il Disegno di Legge 2128, prevede i seguenti benefici: in ambito previdenziale (contributi figurativi); assicurativo (malattie professionali, infortuni, malattie); indicando, oltre la platea dei beneficiari, anche la tipologia di limitazioni funzionali che sono da considerare meritevoli di tutela.  La battaglia di cui si è fatta promotrice la Bignami è sostenuta da Associazioni di volontariato e da molte persone che vivono il problema dell’assistenza familiare ad un proprio caro disabile e da molte altre sensibili al problema disabilità in generale.

Questa, è una battaglia comune – aggiunge la Senatrice Bignami –  che vede ben 133 firme di Senatori, oltre la mia, e che non ha e non deve avere nessun colore politico. Sono tre i punti essenziali delle proposte emendative: anticipo età pensionabile di un anno ogni cinque di servizio prestato come caregiver; svincolo dai requisiti per l’accesso all’anticipo pensionistico eliminando per i caregiver la soglia dei 63 anni di età; contribuzione figurativa per l’accesso alla pensione“.

A seguire c’è stato l’intervento del Presidente Onorario dell’A.I.S.A., Carlo Rossetti, che rappresenta il mondo della disabilità, dell’associazionismo e volontariato da oltre 20 anni con incarichi nazionali ed extra nazionali. Il Presidente Rossetti, che si impegna da sempre per rispondere ai bisogni reali delle persone disabili, promuovere la ricerca scientifica sulle malattie rare e l’innovazione tecnologica degli ausili, ha dato risalto al fatto che, lavorare, fare sport, viaggiare, studiare, avere una famiglia, non è un privilegio solo di alcuni, bensì di tutti, nessuno escluso.

Infine è intervenuto l’Assessore alle politiche sociali del comune di Ardea, Graziella Maracchioni che si è detta sensibile alla tematiche affrontate nel convegno e ha garantito, pubblicamente, che il prossimo 23 novembre, in sede di Consiglio Comunale, la Giunta delibererà a sostegno della Legge 2128.