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Ostia, 9000 firme per l’ospedale Grassi, Santori (Fi) ‘Due interrogazioni a Zingaretti senza risposta’

Cittadini e forze politiche chiedono a gran voce di fermare il trasferimento del laboratorio d'analisi del Grassi a Roma.

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Ostia – “Ancora una volta ci troviamo a ribadire la nostra totale contrarietà all’eventualità di uno spostamento del laboratorio analisi dell’ospedale Grassi di Ostia, – dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia – come già facemmo lo scorso mese di marzo quando la notizia di un probabile spostamento era caduta come un macigno sul territorio.

E’ da folli – prosegue Santori – anche solo ipotizzare il trasferimento di un’attività che eroga quasi 3 milioni di prestazioni laboratoristiche e che servono oltre 250 mila cittadini di Roma e di tutto il litorale da Fiumicino ad Acilia passando per Palidoro, Fregene, Ostia Antica; senza dimenticare che il Grassi è stato il frutto di 20 anni di impegno da parte degli operatori che per decenni hanno servito uno dei municipi più popolosi di Roma.

“Evidentemente al presidente Zingaretti non sono bastate le 9000 firme raccolte sul territorio e recapitate solo pochi giorni fa per scongiurare il trasferimento del laboratorio – replica il Consigliere di Fi – da parte di associazioni e cittadini che si sono mobilitati.

Il governatore del Lazio smentisca immediatamente un esito così nefasto per il Grassi e assicuri a tutti i cittadini la possibilità di accedere al laboratorio analisi nella maniera più comoda e vicina possibile.

“Sull’argomento avevo presentato ben due interrogazioni a Zingaretti – continua Santori – rispetto alle quali però non ho ricevuto risposta. Un silenzio sospetto che non solo non fornisce spiegazioni a cittadini e associazioni che addirittura raccolgono firme, ma denota un delirio di onnipotenza nella gestione della sanità da parte del governatore del Lazio.

Sia chiaro, – conclude Santori – il Grassi deve essere messo nelle condizioni di offrire un servizio sempre più efficiente per il territorio, non ridotto e depotenziato”.

 

(Il Faro on line)

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