LA POLEMICA |
Cronaca Locale
/

Civitavecchia, il caso di Giorgio Luciotti, il cittadino ‘Abbandonato dalle istituzioni’

28 novembre 2017 | 17:00
Share0
Civitavecchia, il caso di Giorgio Luciotti, il cittadino ‘Abbandonato dalle istituzioni’

Massimiliano Grasso (Svolta): “Il ruolo di assessore ai servizi sociali richiede sensibilità, Lucernoni si dimetta”.

Civitavecchia – “Sono state le telecamere di un’emittente nazionale a raccogliere il disperato grido d’aiuto di un nostro concittadino, il quale, ignorato dalle istituzioni, oggi ‘sopravvive’ in una condizione insostenibile.” Dichiara il vice coordinatore di Forza Italia Giancarlo Frascarelli.

“Per il vicesindaco di questa nostra città lasciata a se stessa – continua Frascarelli – il signor Giorgio non esiste. Rabbrividisco. E ribadisco purtroppo, ancora una volta, alla dottoressa Lucernoni che l’algido distacco nei confronti di tali disagi mi lascia moralmente incredulo.

Ma i tanto sbandierati stemmi pentastellati di trasparenza, legalità e rispetto dove li dobbiamo cercare? Nella realtà riscontriamo solo menefreghismo e latitanza, alla faccia del sostegno… Spero che almeno Lei riesca a dormire la notte, sapendo che a Civitavecchia esistono situazioni di tale gravità.

“Spesso – prosegue Frascarelli – mi sono recato ai servizi sociali per rappresentare il caro Giorgio, ma la risposta è stata sempre la stessa, ovvero che un uomo in tali condizioni deve trovarsi da solo una casa in affitto per poter usufruire di un aiuto economico dal comune. Incredibile ma vero!

Non è difficile comprendere che ciò risulta impossibile – conclude il Vice coordinatore di Fi – considerate le difficoltà che hanno persone senza garanzie. Povero Giorgio, triste per lui dover combattere più che contro il freddo contro le porte sbarrate di burocrati a cinque stelle.”

“L’assessore si dimetta”

“Credo che la storia del signor Luciotti – aggiunge Massimiliano Grasso, il capogruppo della Svolta – come quelle altrettanto tristi di altri nostri concittadini che non sono finite sotto i riflettori dei media, richiedano azioni immediate da parte dell’amministrazione per affrontare casi di emergenza sociale come quello di Giorgio.

Alla disperazione – afferma Grasso – non si può rispondere con la burocrazia. O ancora peggio con l’insensibilità di chi nega l’esistenza del problema e quindi della dignità della persona stessa.

“Per questo, – conclude il Capogruppo della Svolta – prima ancora che per l’incapacità di trovare soluzioni ai problemi, chi ricopre un ruolo delicato e ‘di frontiera’ come quello di assessore ai servizi sociali che richiede una sensibilità che evidentemente manca, dovrebbe avere la decenza di dimettersi“.

(Il Faro on line)