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Anzio, Di Fede ‘No al trasferimento del laboratorio di analisi dell’ospedale Riuniti’

29 novembre 2017 | 11:26
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Anzio, Di Fede ‘No al trasferimento del laboratorio di analisi dell’ospedale Riuniti’

Santori: “Ci batteremo per salvaguardare queste prestazioni e chiedere un piano di riassetto intelligente“.

Anzio –  “Il caos nella gestione della sanità esplode anche sul litorale di Anzio, dove l’assurda politica sanitaria del presidente Zingaretti sulla rimodulazione dei laboratori analisi si sta abbattendo sull’ospedale Riuniti, che rischia seriamente di vedere trasferito questo fondamentale servizio per il territorio“ – lo affermano in una nota congiunta Rosalba Esposito, presidente del Movimento Città Futura e Chiara Di Fede, portavoce della sezione anziate.
“Dobbiamo scongiurare lo smantellamento di un’attività che serve migliaia di persone, già alle prese con le lentezze e le inefficienze del sistema sanitario sul territorio regionale, che dovrebbero così attendere il trasporto dei campioni ematici all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina dove verrebbero conferiti, analizzati e poi inviati nuovamente verso il luogo di provenienza” – concludono Di Fede e Esposito.

“Sul tema delle politiche sanitarie sul litorale ho già presentato un’interrogazione a Zingaretti circa le problematiche relative al personale sanitario e l’effettivo livello di copertura del personale sanitario nel Pronto Soccorso degli Ospedali Riuniti Anzio – Nettuno chiedendo di adeguare il numero di medici presenti presso il Pronto Soccorso alle disposizioni del Dca n.8 del 2011” – dichiara FabrizioSantori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia.

“Inoltre gli operatori professionali già sotto organico che rischiano di trovarsi ancora più in difficoltà a causa delle assurde decisioni del presidente della Regione Lazio. La confusione sul riassetto della rete territoriale dei laboratori analisi, che sta coinvolgendo anche il centro di Ostia presso l’ospedale G.B. Grassi, rischia seriamente di aggravare la crisi di un intero comparto a danno di operatori e cittadini.

Se la maggioranza si degnerà di convocare la Commissione sanità in Consiglio regionale per i problemi dei malati invece che per supportare la vergognosa nominopoli di Zingaretti, chiederò di fare chiarezza sul destino di questi servizi fondamentali per il territorio, che devono essere tutelati e incentivati. Ci batteremo per salvaguardare queste prestazioni e chiedere un piano di riassetto intelligente e lungimirante da parte della Regione Lazio, che possa facilitare e rendere più efficienti le prestazioni sanitarie per i cittadini” conclude Santori.