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Corruzione a Ostia, a processo ex commissario di polizia

30 novembre 2017 | 16:23
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Corruzione a Ostia, a processo ex commissario di polizia

Recentemente condannato a 4 anni per truffa, Franco riceveva soldi da Ottavio Spada in cambio dei favori svolti.

Ostia – Rinvio a giudizio per l’ex responsabile del commissariato di polizia di Ostia, Antonio Franco, accusato di corruzione, rivelazione del segreto d’ufficio, soppressione di atti, falsità e false dichiarazioni al Pm, violazione del codice in materia di protezione dei dati personali.

Lo ha disposto il Gup di Roma Anna Maria Govoni. A Franco è stato contestato anche di non far risultare presente Ottavio Spada (detto Marco) nelle sale giochi di Mauro Carfagna, anche lui a giudizio per corruzione.

Il processo inizierà il 12 aprile dell’anno prossimo. A giudizio anche quattro agenti già in servizio al commissariato di Ostia (per violazione dei propri doveri inerenti alla funzione) ed un avvocato. Chiamate in causa anche le società romana Slot e Star Games, entrambe riconducibili a Carfagna.

Recentemente Franco è stato condannato a quattro anni di reclusione per peculato, falso e truffa in relazione all’uso personale di una Smart, assegnatagli dal Commissariato di Ostia per attività info-investigative, anche in orari che lo stesso avrebbe falsamente indicato come di servizio ordinario e straordinario.

Oltre a coprire la presenza di Ottavio Spada nelle sale slot di Carfagna, secondo l’accusa l’ex commissario di Ostia, Antonio Franco, avrebbe sbrigato pratiche amministrative in suo favore e lo avrebbe avvisato di controlli imminenti nelle sale gioco. In cambio, sempre per l’accusa, Franco avrebbe ricevuto il pagamento del canone mensile dell’appartamento locato dal dirigente di polizia ed utilizzato da questi anche per incontrare una donna con la quale aveva una relazione.

Ricordiamo, per dovere di cronaca, che nel caso specifico un’accusa non equivale a una condanna, che le prove eventuali si formeranno solo in sede di tribunale, e che il nostro ordinamento prevede comunque tre gradi di giudizio.

(Il Faro on line)