Polo sanitario per Parco Leonardo, una petizione per ‘inchiodare’ le istituzioni




Troppe le opere promesse e mai realizzate. E sullo sfondo un rinnovo della concessione a tutt’oggi non pervenuto.
Fiumicino – Il rinnovo della convenzione prima e poi dell’attuazione della stessa (rilasci di spazi e realizzazione delle opere) è ormai diventato un “caso” a Parco Leonardo. Dopo il 14/7/2017, data in cui il Sindaco in una riunione con il Comitato di quartiere ha elencato una serie di cose che è stato detto che sarebbero state fatte, c’è stato un ulteriore incontro con l’Assessore ai Lavori Pubblici che ha garantito, sempre a parole, che la pista ciclabile fronte quartiere sulla Portuense e le due nuove rotonde si faranno.
“Abbiamo poi parlato col Comandante Galli – spiegano dal Comitato di quartiere – che ha assicurato che anche il presidio della Polizia Locale si farà così come l’integrazione delle telecamere pubbliche e private e la sala di monitoraggio sempre dentro il Quartiere. Abbiamo messo quindi in contatto il Comandante della Polizia Locale con il Presidente dello SPI”.
Poi ancora altri incontri: “Abbiamo visto il presidente dello SPI e altri Dirigenti del Gruppo Leonardo Caltagirone e tutti ci hanno assicurato che le cose promesse si faranno, tranne il Polo Sanitario (600-800 mq dedicati alla ASL). Successivamente – spiegano ancora dal comitato – ci siamo incontrati col Sindaco e ci ha detto che per la suddetta pista ciclabile e le due rotonde i tempi saranno “lunghi” e per il Polo Sanitario promesso è stato molto molto evasivo
A fronte di questa nostra sensazione – proeguono dal Comitato – abbiamo raccolto più di 570 firme in appena 5 giorni con una petizione su change.org. I risultati parziali sono stati già inviati urgentemente a tutte le persone interessate del Gruppo Caltagirone, al Sindaco di Fiumicino, al DG della ASL, al Presidente della Regione, alla Ministra ciò per evitare che si pervenga a una delibera che non comprenda il Polo Sanitario”.
Ora il punto è questo. I Residenti, dopo anni di promesse del Costruttore (il vecchio progetto del plastico, ormai lo si può dire, è fallito) e di tutte le Amministrazioni che si sono susseguite si sono stufati di non essere ascoltati. E hanno tirato giù un elenco di priorità.
Le criticità
“Via Giulio Romano – dicono – continua a rimanere al buio (quattro anni al buio), così come via del Perugino e spesso la via Portuense davanti a Le Pleiadi, nonostante una marea di solleciti inviati a tutti; la stazione ferroviaria continua a rimanere nello stato in cui era; la promessa del Polo Sanitario non si capisce che fine abbia fatto e se pensano veramente che i Cittadini- Residenti di Parco leonardo accettino la cosa senza lamentarsi; non ci hanno ancora fatto vedere nulla di scritto sugli accordi presi col Costruttore nonostante le nostre continue richieste, tranne una piantina con appuntate le opere che dovrebbero essere fatte; non c’è stato fatto vedere,ancora uno straccio di crono-programma; non si capisce perché si sia rallentato tutto e quindi in moltissimi pensano che siamo alle solite promesse elettorali; guarda caso, si stanno moltiplicando gli incontri in pubblico finalizzati a farsi vedere ed a parlare piuttosto che quelli operativi che servono realmente al Quartiere”.
Elezioni o no, la pazienza dei residenti sembra sia arrivata al limite.