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Carcere di Latina, il sopralluogo del M5S ‘Una struttura non al passo con i tempi’

9 dicembre 2017 | 14:45
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Carcere di Latina, il sopralluogo del M5S ‘Una struttura non al passo con i tempi’
Carcere di Latina, il sopralluogo del M5S ‘Una struttura non al passo con i tempi’
Carcere di Latina, il sopralluogo del M5S ‘Una struttura non al passo con i tempi’

Corrado e Pernarella: “Un istituto lontano anni luce dal ruolo di recupero sociale che oggi dovrebbe avere il carcere”.

Latina – “Una struttura vetusta e non al passo con i tempi rispetto alle esigenze di formazione e reinserimento di chi vi è detenuto all’interno”. E’ unanime il parere di Gaia Pernarella e Valentina Corrado, consigliere regionali del Movimento 5 Stelle, che nei giorni scorsi hanno visitato la casa circondariale di Latina, e incontrato la direttrice Nadia Fontana, nell’ambito di una serie di sopralluoghi negli istituti detentivi del Lazio effettuati dai Consiglieri 5 Stelle nell’ultimo quinquennio.

I problemi dell’edificio

“E’ una struttura dalle dimensioni inferiori rispetto ad altri penitenziari della regione – osserva la consigliera Corrado -, ma che presenta criticità simili alle realtà già ispezionate nei mesi scorsi, in particolare quei problemi di natura socio sanitaria che derivano dal passaggio di competenze tra le strutture di detenzione e le Asl avvenuto nel 2008“.

“L’edificio anni ’30, – aggiunge la consigliera Pernarella – con la conformazione urbanistica tipica dell’epoca, rende questa casa circondariale particolarmente rigida e inadatta a trasformazioni strutturali oltre che necessitante di continui interventi di manutenzione.

Nato con un’idea di detenzione contenitiva, – spiega la pentastellata – quello di Latina è quindi un istituto lontano anni luce dal ruolo di recupero sociale che oggi dovrebbe avere il carcere e questo penalizza particolarmente i cosiddetti giovani adulti che più di altri avrebbero bisogno di attività formative necessarie al reinserimento sociale, rese pressoché impossibili proprio dalla mancanza di aree comuni adatte a portare avanti questo discorso in un territorio sempre più votato alla criminalità e di cui il carcere di Latina è punto di snodo importante.

“Come ci ha confermato la direttrice dell’istituto, – continua la Consigliera 5 stelle – poi, sono molte le persone che passano per Latina in attesa di una sistemazione definitiva, oberando ulteriormente il personale e la direzione di un numero eccessivo di pratiche burocratiche per il cui espletamento si è costretti a sacrificare le attività ordinarie del carcere con conseguenza uno stato di malessere che, inevitabilmente, tocca chiunque venga a contatto con una tale realtà di degrado sociale“.

Le conclusioni delle Consigliere

“Sono evidenti la necessità e l’urgenza di intervenire – conclude Valentina Corrado – con una riforma dell’ordinamento penitenziario a tutela dei detenuti e del personale che opera in queste strutture”.

“A partire dal ruolo del direttore, – aggiunge infine Gaia Pernarella – su cui oggettivamente pesano troppe incombenze, fino ad arrivare al ruolo sociale che gli istituti di pena debbano avere: il territorio circostante può e deve condividere con gli addetti ai lavori questo peso. Continuando a sentire questo e analoghi altri luoghi di detenzione come qualcosa di avulso dal contesto territoriale, non solo si nega una seconda opportunità a chi ha sbagliato ma si fa sì che i principi di legalità e rispetto delle regole continuino ad avere la peggio“.

(Il Faro on line)