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Roma-Lido peggior ferrovia d’Italia, Legambiente conferma il triste primato

11 dicembre 2017 | 17:50
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Roma-Lido peggior ferrovia d’Italia, Legambiente conferma il triste primato

La situazione tuttavia non è isolata, simile qualità del servizio anche su altre due tratte romane.

Ostia – “Nel Lazio i treni regionali si stanno rinnovando, flotta Atac sempre peggio, metropolitane romane un disastro“. Riferisce il rapporto ‘Pendolaria 2017‘ di Legambiente, nel quale il triste primato spetta alla Roma Lido, decretata peggior linea d’Italia, ferrovia di Atac che continua ad essere al primo posto della poco ambita classifica, una tratta che ha perso negli ultimi anni il 45% dei passeggeri.

Malfunzionamento generale

La situazione della ferrovia della capitale non è isolata perché una simile qualità del servizio si riscontra anche sulla Roma nord (Roma-Civita Castellana-Viterbo), ferrovia romana sempre gestita da Atac e sulla Termini-Centocelle dove viaggiano i treni più vecchi d’Italia con addirittura 61 anni di media.

Pessima è anche la situazione delle metropolitane romane, in particolare nella linea B, utilizzata ogni giorno da oltre 345.000 utenti, che soffre problemi tecnici incredibili. In teoria la linea B dovrebbe effettuare ogni giorno 428 corse, con una frequenza nelle ore di punta di un treno ogni 4 minuti per scendere ad un treno ogni 5 o 6 minuti nelle ore di morbida. La realtà dei fatti è molto diversa, con attese medie di 15 minuti con picchi di 20-25 nella linea B1 per la stazione Jonio, impensabili per una linea metropolitana di una capitale europea.

I dati del parco rotabili nel Lazio risultano estremamente diversificati per le 1.526 corse giornaliere, di queste 610 sono gestite da Atac e 916 sono quelle regionali di Trenitalia. Mentre la flotta Atac va sempre peggio, quella regionale di Trenitalia si sta rinnovando e invece migliora con 13 nuovi treni già messi in circolazione negli ultimi 2 anni ed un’età media che passa a 13,7 anni (media nazionale di 16,8 anni).

Le parole del presidente di Legambiente

“La Roma Lido si conferma per l’ennesimo anno la peggior tratta pendolare d’Italia, con treni perennemente fuori servizio, attese infinite e stazioni indecenti – commenta Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio – una continua odissea per chi la utilizza, e le persone cominciano tristemente ad abbandonarla, tornando anche all’auto privata, a discapito dell’ambiente e della qualità della vita.

Stessa situazione difficile – prosegue Scacchi – si vive ogni giorno sulle altre due tratte ferroviarie di Roma gestite da Atac, la Roma nord e il suo assurdo servizio tra piazzale Flaminio e Viterbo pieno di difficoltà, ritardi e cancellazioni e la Termini-Centocelle così come sulle metropolitane romane, a certificare l’evidente disastro gestionale romano del trasporto su ferro.

Al contrario sta migliorando il trasporto regionale del Lazio di Trenitalia, – conclude il Presidente di Legambiente – con nuovi treni per un servizio sul quale si vede negli ultimi anni una positiva inversione di tendenza“.

Le carenze della Roma Lido

“La Roma Lido – riferisce Legambiente – registra un crollo di afflussogiornaliero che ora si attesta sui 55.000 utenti contro i circa 100.000 stimati pochi anni fa, con un calo del 45%. L’età media dei 23 convogli (erano 24 nel 2015) sfiora i 20 anni e le corse effettuate nell’anno 2016 sono state 55.332, con un -7,2% di corse effettuate rispetto a quelle programmate. Dovrebbero essere ufficialmente 30 i minuti necessari a percorrere i poco più di 28 km che separano la stazione di Porta San Paolo e Ostia ma la realtà è ben diversa. Da un’ulteriore analisi risulta che le biglietterie sono presenti solo nel 21,4% dei casi, nel 78,6% non vi è la presenza di personale ferroviario (o è saltuaria), nell’85,7% dei casi i tabelloni elettronici degli orari sono guasti.

“Sul rinnovo delle stazioni, – prosegue Legambiente – i lavori alla stazione di Acilia sud sono fermi da tempo e Tor di Valle è nelle stesse tristi condizioni. Infine c’è la triste storia della stazione scomparsa, quella del Torrino-Mezzocammino, un quartiere nato nell’ultimo decennio, attraversato dai binari della Roma-Lido e dove sono stati versati alle casse comunali quasi 2 milioni di euro in oneri di urbanizzazione che avrebbero dovuto finanziare la realizzazione della fermata: oggi, con grave responsabilità del comune di Roma i soldi sono spariti, al fianco dei binari è stato costruito un parcheggio da 100 posti nel nulla laddove doveva esserci la stazione, e intanto i 12.000 abitanti del quartiere sono costretti all’uso dell’auto privata per spostarsi verso il centro.

E’ difficile intravedere speranze di cambiamento, – conclude la nota – malgrado sia stato annunciato un accordo tra regione Lazio e governo che dovrebbe portare allo stanziamento di 180 milioni di euro, ma nulla si sa di questo investimento, né dell’acquisto di treni e la drammatica situazione debitoria di Atac fa temere che le risorse vadano perse”.

(Il Faro on line)